Aceto Balsamico di Modena IGP: il successo di una denominazione

Numeri stellari per l’Aceto Balsamico di Modena IGP: il prezioso condimento, infatti, risulta tra i protagonisti assoluti del Rapporto Qualivita Ismea 2017, presentato questa mattina a Roma.

Aceto Balsamico di Modena IGP

Il documento presenta ogni anno i dati economici relativi alle principali denominazioni agroalimentari italiane, DOP, IGP e STG, evidenziando un incremento del 143% nelle esportazioni negli ultimi dieci anni e attestando il primato dell’Italia nel contesto internazionale con 818 denominazioni dei comparti Food & Wine su 3.005 totali nel mondo.

Le regioni che impattano maggiormente per numero di denominazioni e valore sono per il Food l’Emilia Romagna con 43 DOP e IGP – tra cui rientra l’Aceto Balsamico di Modena IGP – per un valore complessivo di 2.751 milioni di euro e la Lombardia, che segue con 34 prodotti a Denominazione, mentre per il Wine guida la classifica il Piemonte con 59 Denominazioni, seguito dalla Toscana con 58.

Aceto Balsamico di Modena IGP

In particolare, il prodotto più esportato del Made in Italy agroalimentare è proprio l’Aceto Balsamico di Modena IGP, che con il 92% della produzione direzionata oltreconfine – circa la metà verso Paesi Extra UE – si aggiudica il primato.

Aceto Balsamico di Modena IGP

97, 5 milioni di litri prodotti nel 2017, +3% rispetto all’anno precedente e +5% rispetto a due anni fa, è il positivo bilancio del prezioso condimento, che nel 2016 ha rappresentato circa il 99% dei volumi certificati in termini di valore alla produzione – con 385 milioni di euro incidenti per il 5,8% sul totale del comparto Food certificato DOP e IGP – e il 26% del totale esportazioni del comparto Food a Indicazione Geografica con 882 milioni di euro. Il valore al consumo è stato di circa 970 milioni di euro e come tutti gli altri valori ha subìto un incremento rispetto all’anno precedente.

Aceto Balsamico di Modena IGP

Un successo dovuto anche alla strategia promozionale messa in atto dal Consorzio di Tutela, come il Progetto USA, avviato ad aprile con una durata triennale fino al 2020, che prevede il coinvolgimento di istituti culinari, chef, blogger, giornalisti ed influencer d’oltreoceano in eventi ed attività da svolgere su web e social network, o le analoghe iniziative di promozione virtuale attuate in Germania, Francia e Italia, mirate a raccontare la storia e l’eccellenza dell’Aceto Balsamico di Modena IGP attraverso il suo rapporto con il territorio, la storia e le tradizioni.

«Tutti interventi – ha sottolineato il Direttore del Consorzio di Tutela ABM Federico Desimoni – che si configurano come elemento di continuità con le attività già avviate dal Consorzio stesso negli anni scorsi per meglio monitorare i Mercati e operare controlli antifrode sia sui canali di distribuzione tradizionali che sul web, grazie a partnership già proficuamente attive con altri organismi di vigilanza. La nostra mission – prosegue Desimoni – è principalmente trasmettere i valori dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, garantirne una tutela a 360 gradi e trasmettere la cultura e la tradizione del prodotto per incrementare costantemente il grado di conoscenza, di consapevolezza e di coinvolgimento del consumatore per renderlo protagonista, non solo delle proprie scelte, ma pure dell’orientamento dei trend di mercato. Per questo motivo è importante arrivare a loro con un linguaggio semplice, immediato e diretto».

 

Aceto Balsamico di Modena IGP: il successo di una denominazione

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