Cibo – Design – Intraprendenza = VisualFood

Il cibo non si butta! Ma si mangia… magari dopo averlo usato anche come decorazione…

Nasce dall’idea di una giovane donna, imprenditrice, di origini calabresi, Rita Loccisano, quello che è noto come “VisualFood©”

Video sul VisualFood© dalla puntata di Costume e Società del TG2

Se pensiamo a quanto cibo si sprechi sulle tavole, al giorno d’oggi, per guarnire e accompagnare le portate non c’è da stare allegri o da farsene un vanto! L’arte di utilizzare gli avanzi o di non sprecare quello che serve per le guarnizioni delle pietanze, è il caso di dire, è un modus operandi tipico del meridione dove nulla – ancora oggi – viene sprecato e qualunque sapore esaltato in vari modi affinché la tavola diventi una festa per tutti.

Photocredit: workshop-di-visual-food del 2012 presso il comune La Morra
Photocredit: workshop-di-visual-food del 2012 presso il comune La Morra

Come nasce il neologismo Visual Food©? Lo racconta così la sua ideatrice:                                                

“Man mano che pubblicavo video di intagli comuni (i ravanelli di cetriolo, le farfalle di daikon, i fiori di carota, etc.) mi venivano in mente idee nuove e non solo a base di frutta e verdura, ma con formaggi, salumi, tramezzini… Ci voleva un nome nuovo per definire tutto questo! Non esisteva infatti un nome […] E così è nato il termine VisualFood©, cibo esteticamente accattivante che non è snaturato della sua funzione, vale a dire…   cibo bello da vedere e buono da mangiare! Oggi VisualFood© è un marchio registrato e io nel frattempo sono riuscita a far diventare questa grande passione un lavoro, grazie anche a tutti voi che mi avete sostenuta e apprezzata, spesso anche partecipando direttamente ai miei corsi tenuti in tutta Italia.”

Photocredit: Rita Loccisano
Photocredit: Rita Loccisano

Esistono poche e semplici regole per fare del VisualFood© :

  • Tutto dev’essere commestibile. Bello da vedere e buono da mangiare.
  • Niente finisce nella spazzatura. Quindi niente sprechi!
  • Nessun pericolo per la bocca. Quando creo un VisualFood© cerco di tenere presente il momento in cui sarà consumato. Ad esempio evito di inserire stecchini nascosti nei finger-food o nei piatti per bambini.
  • Tutto può essere trasformato in VisualFood©. Non solo frutta e verdura, ma anche pane, salumi, formaggi… insomma, ogni tipo di alimento.

La cosa che mi ha colpita è la definizione del VisualFood© come “arte democratica”. Bene, l’arte di per se è una disciplina libera ma non sempre è democratica poiché molti generi di arte necessitano non solo della materia prima – la fantasia, senza la quale un arte sarebbe semplicemente artigianato ben fatto – ma hanno bisogno di strumenti, tecniche ed esperienza approfondita. Il VisualFood© è un genere di arte accessibile a tutte le tasche, gusti e flessibile alle necessità di “incastrarlo” in qualsiasi parte della giornata: basta solo una cucina e gli ingredienti a nostra scelta!

fiorivisualfood

Scorri la gallery delle composizioni del VisualFood©

Come ogni decorazione, per essere “bella” nel senso estetico bisogna scegliere la materia prima giusta: se si sceglie di fare un buffet decorato con frutta e verdura, bisognerà sapere cosa si vuole creare e cercare la frutta e la verdura più fresca nella quantità giusta, in modo da poter fare delle prove, nel caso le prime produzioni non fossero soddisfacenti. Se si amano i vini perché non creare delle decorazioni a base di salumi e formaggi? Si può pensare a delle decorazioni solo per bambini o solo per adulti. Se poi il VisualFood© serve ad allietare banchetti per delle festività le ispirazioni non mancheranno.

Questa composizione può essere utilizzata come segnaposto VisualFood ovvero come pinzimonio individuale. Fatela trovare nei piatti come segnaposto per il pranzo di Natale e servite tra gli antipasti una salsina di accompagnamento nella quale intingere le verdure del segnaposto.  Sarà un antipasto molto apprezzato da chi segue una dieta dimagrante, vegetariana e crudista.
Questa composizione può essere utilizzata come segnaposto VisualFood ovvero come pinzimonio individuale.
Fatela trovare nei piatti come segnaposto per il pranzo di Natale e servite tra gli antipasti una salsina di accompagnamento nella quale intingere le verdure del segnaposto.
Sarà un antipasto molto apprezzato da chi segue una dieta dimagrante, vegetariana e crudista.

Alcune regole fondamentali:

  • Armarsi di coltelli affilati, scavini, coltellini grandi e piccoli, taglieri e cominciare l’opera creativa senza timore.
  • Non lesinare, almeno le prime volte, sulle quantità perché sarà facile sbagliare e dover ricominciare da capo: anche se, l’eventuale opera non ben riuscita, potrà essere riciclata come parte degli ingredienti per le portate principali.
  • Farsi aiutare da qualcuno, anche non esperto in cucina ma che abbia fantasia e possa consigliarci sulle nostre scelte.

Il VisualFood©  però non è un’idea del tutta italiana ma ci hanno pensato un po’ prima di noi i canadesi con il loro libro (risalente ad una quindicina di anni fa) The Visual Food EncyclopediaCerto non è per essere campanilisti ma noi italiani siamo considerati un popolo di navigatori, santi, eroi, e perché no anche gourmet? Per cui sicuramente in futuro il primato come migliori Visual-Designers potrebbe nostro: merito non solo il nostro estro ma anche la varietà e qualità dei prodotti della nostra terra.

 Mariangela Martellotta

Cibo – Design – Intraprendenza = VisualFood

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