Eccellenza del design della cucina made in Marche

Il design italiano è sempre stato sinonimo di eccellenza e nel mondo ha spopolato portando contributi in diversi settori, dall’oggetto d’uso comune ai materiali tessili fino agli allestimenti per i diversi ambienti. Le cucine sono uno dei punti forti del settore della produzione di arredi in Italia e grazie alla componente del design hanno raggiunto livelli che oggi permettono di avere ottimi prodotti a prezzi relativamente contenuti e dotati di tutti i comfort per gli utenti finali.

Nella sola regione Marche vi sono tre grossi marchi che tengono alto il nome del kitchen design made in Italy e sono la Scavolini, la LUBE e la Febal. Molti le conosceranno per via degli spor pubblicitari e sulle riviste, altri perché possiedono una cucina con questo marchio, altri semplicemente per il passaparola; vero è che la notorietà di una cucina non è qualcosa che acquisito resta come un marchio ma è un qualcosa che deve essere continuamente confermato attraverso l’adeguamento del prodotto alle esigenze degli utenti che variano, ai nuovi materiali, alle tecnologie e quant’altro. Vediamo di scoprire insieme un po’ di storia delle tra grandi aziende marchigiane produttrici di cucine per tutti i gusti!

Scavolini è celebrata come la più amata dagli italiani, almeno così recitava una pubblicità risalente al 1984. L’azienda marchigiana è molto rinomata e la qualità dei suoi prodotti  molto alta a fronte di prezzi proporzionati secondo quello che dicono gli esperti del settore. Scavolini nasce a Pesaro, fondata dai fratelli Valter ed Elvino Scavolini, partendo da un laboratorio artigianale. Un iniziale successo li incoraggia ad ampliare la sede e ad investire in innovazioni tecnologiche che daranno un ulteriore impulso all’attività.

Modello "Flowers" per Scavolini - 1964
Modello “Flowers” per Scavolini – 1964

Durante gli Anni Settanta consolida la rete distributiva e potenzia la rete commerciale, investendo nella tecnologia e si affida per la prima volta a designer specializzati. In questi anni aumenta notevolmente fatturato e visibilità. Dalla fine degli anni ottanta e per tutti gli Anni Novanta, testimonial ufficiale della ditta è la popolare showgirl Lorella Cuccarini.

Campagna promozionale degli anni '80 per la Scavolini
Campagna promozionale degli anni ’80 per la Scavolini

Negli anni novanta Scavolini perfeziona il suo sistema produttivo e commerciale portando a compimento l’acquisizione di Ernestomeda e crea il Gruppo Scavolini per diversificare l’offerta fino a diventare nel 1996 tra le prime in Italia ad ottenere la Certificazione di Sistema di Qualità UNI EN ISO 9001. A partire dal 2000 sono quelli l’azienda si dedica al potenziamento dell’esportazione nel mondo e nel 2001 crea il Sistema Utility , per cucine ad alta accessibilità, fruibile anche da portatori di handicap. utilityNel 2002 inaugura la Internet community Kitchens  prima community nata intorno al “vivere in cucina” – . Alla fine del 2004 un suo progetto a tutela dell’ambiente, il Sistema di gestione Ambientale, ottiene la certificazione UNI EN ISO 14001, progetto che poi si trasformerà in un Sistema Integrato per la Qualità e l’Ambiente.

Era il 1967 quando a Treia, in provincia di Macerata, nacque il marchio LUBE grazie all’intuizione e all’esperienza dei due soci fondatori, l’azienda si fa subito notare per qualità dei prodotti e intraprendenza. Dopo pochi anni l’azienda è già una realtà consolidata e un marchio riconosciuto che nel 1974 diventa “LUBE cucine componibili” ed inizia un’espansione prodigiosa, aumentando sia la sua capacità produttiva che la ricerca tecnologica. cucina componibile LUBENel 1993 l’azienda si riorganizza costituendo il Gruppo Lube e continuando a crescere costantemente, fino a raggiungere la prestigiosa posizione che occupa oggi, tra le prime tre aziende italiane produttrici di cucine, prima come numero di cucine prodotte ogni anno. Lube possiede poi su ogni suo prodotto la certificazione Pannello Ecologico : questo significa che ogni cucina è prodotta appunto con pannelli ecologici, ossia con legno di qualità, assolutamente non prelevato da foreste e aree protette, ma riciclato da aziende specializzate e certificate.

Ancora da Pesaro parte la storia di un’altra grande azienda, la Febal, che all’inizio degli Anni Sessanta apre il primo stabilimento e poi filiali in tutta Italia e anche all’estero. Ermanno Ferri, con passione e ambizione aveva cominciato a fare l’artigiano e gradatamente assunse un ruolo manageriale di estrema importanza all’interno dell’azienda da egli stesso fondata; egli rappresentò una mentalità che, nonostante l’ambiente storico, guardava verso il futuro, tale da  intuire che l’utilizzo del  mezzo che in quegli anni aveva incantato il popolo sarebbe stato lo stesso che gli avrebbe garantito una notevole popolarità, cioè la TV. Grazie ai mass media e alla stampa si fece conoscere e riuscì a promuovere le proprie cucine come vere e proprie icone. Negli Anni Settanta la Febal spopola con la Cucina Bella, realizzata ispirandosi al movimento di quegli anni dove si imponeva fortemente  sia un rifiuto hippy del consumismo e del materialismo sia un ambientalismo rinnovato in seguito alla crisi petrolifera appena avvenuta. Icone degli Anni Ottanta e degli Anni Novanta furono rispettivamente la Cucina Allegra e la Cucina Flipper, entrambe sinonimo d’innovazione e di elevata qualità, che ancora tutt’oggi sono muse ispiratrici per le nuove collezioni.

“Primavera” di Febal by matteo thun e antonio rodriguez
“Primavera” di Febal by matteo thun e antonio rodriguez

Photocredit immagine in evidenza: (a partire dall’alto) particolare cucina “Sally” della Febal, Particolare della cucina “Baccarat” di Scavolini, particolare della cucina “Lucy”della LUBE.

Mariangela Martellotta

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