I migliori 25 anni

Il Sagrantino di Arnaldo Capraisagrantino

Montefalco ha una storia di oltre quattrocento anni da raccontare e lo fa attraverso il suo grande rosso, interpretato con particolare sapienza da una delle aziende leader per la coltivazione del vitigno autoctono umbro, la Arnaldo Caprai.
Il Sagrantino è un’uva forte, che mantiene ben saldo il legame con le dolci colline che lo ospitano, riuscendo a sopravvivere nei secoli e conferendo così una sempre maggior autorevolezza al terroir.
Marco Caprai crede fermamente nella ricchezza delle origini, atte a costruire un’identità aziendale solida e invincibile. Egli pone alla base del suo lavoro la profonda conoscenza del territorio di Montefalco, utile per ottenere il massimo dai 136 ettari vitati della tenuta

sagrantino3Il vitigno rappresentativo di questa zona presenta un grappolo di medie dimensioni e un piccolo acino di colore nero, dalla buccia discretamente pruinosa e consistente. Il Sagrantino riesce a tener testa a quasi tutte le tipologie di terreno, ma imbocca realmente la strada del successo quando è libero di crescere su un suolo argillo – calcareo. In questo caso, la sua maturazione fisiologica è portata a livelli ottimali e il suo alto contenuto polifenolico viene reso in modo chiaro e diretto.
La cantina, che ha subito operazioni di rinnovamento nel 1997, ospita circa 2200 barriques di rovere francese, provenienti dalle foreste dell’Allier e destinate a far sostare al loro interno il magnifico Sagrantino 25 anni per un periodo approssimativo di 24 mesi.sagrantino1
L’elevata carica polifenolica determina il rubino impenetrabile del grande rosso umbro, un vino non di facilissimo approccio, che decide di non nascondere la sua tipicità, ma di rivelarla secondo i canoni dell’eleganza e dell’armonia. Ci sforziamo così di capire cosa si cela dietro quell’austero e misterioso naso di caffè tostato, spezie scure, incenso e grafite. La bocca non parla d’altro, se non dell’impetuoso e vigoroso tannino, elemento basilare della gustativa del Sagrantino, che, se inizialmente tende a spaventare i palati meno esperti, finisce inevitabilmente poi col sedurli per la sua compattezza e la sua nobiltà.
Prodotto solo nelle annate migliori e in quantità limitate, il fuoriclasse di casa Caprai aveva il compito di onorare con la sua prima uscita sul mercato la fondazione della sua azienda, avvenuta nel lontano 1971, e continua tutt’oggi a celebrarne il prestigio grazie al suo carattere e al suo fascino senza tempo.sagrantino2

Serena Zerilli

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