Marille, la pasta firmata Giugiaro

Il rapporto a tre pasta- matematica- design c’è ed è confermato anche dall’esperienza del celebre designer Giorgetto Giugiaro che dichiarò in un’intervista come avesse faticato di più per progettare le “Marille” che i suoi noti prototipi di auto. 

Giorgetto Giugiaro è il più celebre designer d’auto in Italia e conosciuto in tutto il mondo. L'11 novembre 2010 ha ottenuto la laurea magistrale honoris causa in Architettura, presso il Politecnico di Torino con la seguente motivazione: « Per la competenza nel risolvere l'intuizione formale con tecnologie e tecniche efficaci e per la sensibilità nella comprensione e anticipazione della cultura, della economia, della domanda e del mercato »
Giorgetto Giugiaro è il più celebre designer d’auto in Italia e conosciuto in tutto il mondo. L’11 novembre 2010 ha ottenuto la laurea magistrale honoris causa in Architettura, presso il Politecnico di Torino con la seguente motivazione:
« Per la competenza nel risolvere l’intuizione formale con tecnologie e tecniche efficaci e per la sensibilità nella comprensione e anticipazione della cultura, della economia, della domanda e del mercato »Giorgetto Giugiaro is the most famous car designer in Italy and is known throughout the world. On 11 November 2010 he received an honorary master’s degree in Architecture at the Politecnico di Torino with the following motivation:
“For his expertise in solving intuition with formal and effective techniques and technologies for the understanding and sensitivity in anticipation of culture of the economy, the demand and the market ” 

Nel 1983, il progettista Giugiaro venne chiamato dalla Voiello creare un nuovo formato di pasta, progettandolo interamente secondo quei canoni dell’eccellenza stilistica Made in Italy, invidiata (ancora oggi) dal mondo intero. Dopo numerosi e accurati studi, furono presentati quattro bozzetti dei quali

Ispirata alla sezione di una guarnizione di un vecchio prodotto industriale, con il risultato di due ovali che si intersecano a formare un' onda con una piccola coda, le Marille hanno delle rigature all' interno per raccogliere il sugo.

uno venne scelto per essere messo in produzione: nacquero così le Marille, una sorta di doppio rigatone alla rovescia, dall’inconfondibile profilo di Giugiaro . Questa pasta d’autore conquistò il Brevetto n° 36216B83 e gli elogi per essa si sprecarono:  “Il Cx bassissimo ne favorisce l’alta digeribilità”, “La morte sua è il sugo in alcantara” furono solo alcuni dei commenti che richiamavano la sua paternità ingegneristica.

Le Marille erano una pasta non solo buona ma anche accattivante esteticamente; ma la sua forma non era lasciata al caso, infatti essa venne pensata affinché le sue scanalature potessero  trattenere i condimenti e non assorbirli. Rispetto ai rigatoni le Marille avevano la parte rugosa nella parte concava invece che sulla superficie convessa. Giugiaro creò un assoluto capolavoro di ingegneria culinaria. Il complimento più sincero alle Marille, esempio di pura tecnologia dell’estetica alimentare, arrivò dal suo stesso ideatore: «Ho scoperto un mondo che mi è piaciuto e finalmente potrò dire che mi sono… mangiato la linea!».

Marille_Giugiaro_06
Ispirata alla sezione di una guarnizione di un vecchio prodotto industriale, con il risultato di due ovali che si intersecano a formare un’ onda con una piccola coda, le Marille hanno delle rigature all’ interno per raccogliere il sugo.
Inspired by the section of a gasket of an old industrial product, with the result of two ovals that intersect to form a ‘wave with a small tail, the Marille have rifling to’ internal to collect the juice.

La curiosità è che la forma di questa pasta trafilata al bronzo e creata per la Voiello, trae ispirazione dalla guarnizione di una macchina osservata in sezione. Il disegno lineare della sezione, è stato usato per realizzare le trafile attraverso le quali passa l’impasto. La pasta firmata Giugiaro venne utilizzata per la ricetta Marille alla 33 con cui  Giuseppe Concilio – cuoco presso la Mensa di Pomigliano d’Arco –  nel 1984, nell’ambito di una manifestazione organizzata da STAR (Servizio Ristorazione Professionale) e dalla Federazione Italiana Cuochi, vinse il primo premio.

Sfortunatamente le Marille non rimasero a lungo in produzione. La loro repentina scomparsa dal mercato fu dovuta ad un particolare non previsto: la cottura differenziata delle varie parti di cui ogni Marille era composta. Il problema (mai chiarito) probabilmente era dovuto al fatto che le giunzioni tra i tre elementi si cuocevano molto più lentamente delle restanti parti. 

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Sia il progetto di design che quello del prodotto, quello grafico, traggono spunti di ispirazione molteplici e appartengono a realtà a mondi anche molto distanti da quella propria del design. Il design quindi è, impercettibilmente ovunque, a volte anche nel piatto in cui mangiamo!…

[EN]

The threesome pasta-math-design and there is also confirmed by the experience of the famous designer Giorgetto Giugiaro, who declared in an interview how he had struggled to design more “Marille” that his well-known prototypes of cars. In 1983, the designer Giugiaro was called by Voiello create a new pasta shape, planning entirely in accordance with those stylistic canons of excellence  Made in Italy , envied (today) from the whole world. After extensive and careful studies, were presented with four sketches of which one  was chosen to be put into production: thus the Marille , a sort of double rigatoni down, the unmistakable profile of Giugiaro. This pasta copyright conquered Patent No. 36216B83 and praise for it abounded: ” The very low Cx favors its high digestibility , “Death is his gravy alcantara “were just some of the comments that recalled his paternity engineering.

The Marille pasta were not only good, but also aesthetically appealing, but his form was not left to chance, in fact it was designed so that its grooves could hold condiments and not absorb them. Compared to the rigatoni Marille had the wrinkled part in the concave rather than convex surface.  Giugiaro created an absolute masterpiece of culinary engineering. The most sincere compliment to  Marille , an example of pure aesthetics food technology, came from its own creator:  I discovered a world that I liked it and I can finally say that I … ate the line! » .

The curiosity is that the shape of this pasta extruded through bronze and created for the Voiello, inspired by the seal of a car seen in the section. The linear design of the section, was used to make the dies through which the mixture passes.  pasta Giugiaro was used for the recipe Marille to 33 with which Joseph Council – cook at the canteen in Pomigliano d’Arco –  1984 as part of an event organized by STAR (Service Professional Catering) and the Federation of Italian Chefs, won first prize .Unfortunately Marille did not remain long in production. Their sudden disappearance from the market was not due to a particular fee: cooking separate the various parts of which each Marille was made. The problem (never clarified) was probably due to the fact that the junctions between the three elements is cooked much more slowly than the remaining parts. Whether the project design than that of the product, the graphics, draw color inspiration and many belong to reality worlds very distant from his own design. The design is then imperceptibly everywhere, sometimes even in the dish we eat! …

Mariangela Martellotta

Marille, la pasta firmata Giugiaro

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