San Domenico. Ristorante dal 1970

Il 7 marzo 1970 Gianluigi Morini apre ad Imola il Ristorante San Domenico, la cui idea portante è quella della “cucina di casa”. Per trasportare in un ristorante l’accoglienza di una cucina casalinga, Morini si affida al più grande dei cuochi di casa dell’epoca, Nino Bergese, con il quale organizza lo staff di cucina, assumendo come aiuto chef Valentino Marcattilii. Durante i 7 anni in cui i due chef lavorano insieme, Marcattilii si perfeziona svolgendo diversi periodi di apprendistato in Francia. Nel 1977 Bergese muore, e Marcattilii assume la direzione delle cucine del San Domenico.

Il San Domenico è un luogo dove i clienti diventano ospiti, circondati da un ambiente raffinato, dove con discreta eleganza vengono invitati a conoscere la grande cucina delle case nobiliari italiane. La cucina è curata e attenta ai dettagli, unisce l’armonia degli ingredienti con la qualità delle bevande. Oggi, per continuare la tradizione decennale del San Domenico è entrato a far parte della squadra Massimiliano Mascia, nipote di Marcattilii, per mantenere continuità ma allo stesso tempo innovazione nella cucina storica italiana, dove le nuove tecniche vengono messe al servizio della tradizione.

Gianluigi Morini, da sempre coltiva la sua vena artistica e la sua passione per la cucina, verso la fine degli anni ’60 comincia a costruire un ristorante a misura d’uomo nei locali della casa paterna. Ne cura ogni dettaglio, le pareti, i soffitti, le posate e i portafiori, fino a far apparire il San Domenico un circolo privato ed esclusivo.

Valentino Marcattilii comincia a lavorare al San Domenico a soli 16 anni, la sua cucina, evolutasi nel tempo, sostiene un grande rispetto per la tradizione, la freschezza dei prodotti e la semplicità nella preparazione. Nel 1988 viene aperto il ristorante San Domenico a New York, e Marcattilii ne è l’executive chef, facendogli ottenere 3 stelle Michelin.

San DomenicoNatale Marcattilii affianca il fratello assumendo la direzione della sala del San Domenico. Dirige lo staff, il servizio e segue dall’arrivo alla partenza gli ospiti, accertandosi personalmente che si sentano perfettamente a loro agio.

Massimiliano Mascia, nipote di Natale e Valentino, affianca lo zio nell’organizzazione e nella gestione della cucina del San Domenico, e a soli 27 anni rappresenta la nuova generazione del ristorante.

L’ospite va rispettato: viene per mangiare e per gioire del sapore delle nostre preparazioni. Secondo quest’ottica, tramandata da Bergese, il menù classico del San Domenico prevede: Uovo in Raviolo San Domenico ai tartufi bianchi, Riso mantecato con cipolla tostata e sugo di arrosto allo zucchero di canna caramellato, Medaglione di vitello in salsa di vodka e crema di latte (Nino Bergese), Guancialino di vitello di latte con patata mantecata al formaggio di fossa, Torta fiorentina al cioccolato in foglia d’oro.

Silvia Macedonio

Photo credits: C&G, Papero giallo.

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