Assaporando verdure metropolitane

Orti urbani: coltivare la città.

Negli ultimi anni cresce sempre di più la tendenza a riscoprire sapori e stili di vita legati al passato tentando di rinsaldare quel rapporto con la natura che è andato via via deteriorandosi. Sono da ricondurre a questa tendenza le fortune dell’agricoltura biologica, dei sistemi di distribuzione dei prodotti agricoli e dei loro trasformati. Slow food, cascine con vendita prodotti, vendite dirette produttore-consumatore ne sono solo alcuni esempi. Il gusto per un cibo più genuino non riguarda solo il momento del consumo, bensì la sua origine e produzione. Si sta infatti diffondendo la cultura del prodotti biologici e a Km0, fino a raggiungere la dimensione di autoproduzione privata, con la diffusione dei cosiddetti Orti Urbani. Questa realtà importata dagli Stati Uniti, più che una moda oserei definirla una “cultura ritrovata”. Una cultura legata al passato, che cerca di ristabilire un nuovo rapporto con la natura che ci circonda, natura che in città scarseggia, ma che gli uomini sentono il bisogno di ritrovare … ed ecco che anche in un piccolo fazzoletto di terra, in un’aiuola abbandonata, in un piccolo balcone sorgono piccoli orti nei quali i cittadini autoproducono qualsiasi tipo di ortaggio. C’è chi lo fa per necessità, per tamponare così alle conseguenze della crisi, ma nella maggior parte dei casi si tratta semplicemente di appassionati del mangiar sano e dell’aria aperta, “contadini per caso” che dopo il lavoro si cambiano d’abito e imbracciano zappa e rastrello.

C’è poi chi come il ristorante Erba Brusca, Orto con cucina, dell’orto ne ha fatto il proprio marchio di fabbrica. Questo locale nasce dall’intuizione di una cuoca franco-americana con una grande passione per la cucina italiana e che traduce il suo melting pot anche nei suoi piatti. Il ristorante si trova a Milano, lungo l’alzaia del Naviglio Pavese, dove la città si dirada per lasciare spazio al Parco agricolo sud. Il concept “Orto con cucina” nasce dall’idea di trasformare il giardino in uno spazio dedicato all’orto, con un approvvigionamento di ortaggi a “metro zero”. Gli interni sono in tutt’uno con la cucina proposta: semplici e conviviali.

Lo spazio è composto da due sale interne e da due verande, la più piccola ombreggiata da alti bambù e quella più grande con vista orto-giardino. L’orto si sviluppa lungo una roggia, nella parte più soleggiata e delimita il pergolato con vasche di erbe aromatiche.

Se siete dalle parte di Milano è davvero una tappa obbligata.

Andrea Calubini

Assaporando verdure metropolitane

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