Vinitaly International alla conquista degli Stati Uniti

Nuova linfa per l’eccellenza del vino italiano negli Stati Uniti: Vinitaly International ritorna in grande stile. Incoraggiata da un export che nel 2015 ha visto l’enologia italiana mettere a segno un nuovo record con 5,4 miliardi di euro stimati, dei quali 1,4 negli Usa, Vinitaly International inizia il 17 gennaio un tour che prevede tappe al Winter Fancy Food di San Francisco (17-19 gennaio), New York (7- 9 febbraio) e Miami (10 gennaio). E a maggio e giugno sono previste ulteriori tappe a New York e Chicago, dopo aver toccato anche Canada e Cina.

vinitaly international

La focalizzazione sul mercato statunitense è frutto di una scelta strategica di lungo periodo impostata da Veronafiere, che ha portato Vinitaly International a diventare braccio operativo del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE) all’interno del Piano Speciale Usa per la promozione dei beni di consumo e dei prodotti enoagroalimentari, lanciato nel 2015.

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«Il consumo di vino negli Usa continua a crescere  ma si tratta di un mercato con due facce», afferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere. «Si tratta di un mercato per certi versi maturo e questo lo vediamo dalla curiosità espressa dai consumatori per vini meno famosi espressione di territori ancora sconosciuti; d’altro canto, però, ci sono Stati dove solo ora si inizia a consumare vino»

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Durante il tour, Vinitaly International Academy (VIA) organizzerà gli Executive Wine Seminar, tenuti dal direttore scientifico Ian D’Agata. A San Francisco, seminari di livello avanzato saranno organizzati sul Grignolino e le subzone del Chianti e l’Etna, mentre un Executive Wine Seminar livello base sarà dedicato ai vini artigianali, in collaborazione con la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (Fivi). Oltre che a Grignolino e  vini artigianali, a New York l’attenzione sarà rivolta alle tendenze di consumo di vino nei ristoranti italiani e alle possibilità di proposta negli Usa, mentre a Miami si approfondirà anche la conoscenza del Carmignano.

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