Qual è il miglior vino da abbinare alle lasagne al ragù? Tre consigli di Luca Maroni
Un classico primo piatto della domenica, da assaporare in compagnia di parenti e amici, simbolo della tradizione gastronomica italiana e della convivialità più spensierata e informale: le lasagne al ragù. Ma qual è il miglior vino da abbinare alla ricca pietanza? Ecco tre suggerimenti firmati dall’esperto Luca Maroni.
Roma Rosso 2017 Federici
Classificato con il punteggio 98 nella speciale classifica dei migliori vini italiani di Luca Maroni, il primo vino suggerito è il Roma Rosso Doc 2017 Federici, prodotto a Zagarolo e così descritto dal celebre enologo: «Frutto e spezie ai massimi livelli di suadenza e consistenza espressiva. A partire dall’occhio, che questo vino vede d’un colore così profondo e vivo, che segnala maturità di frutto puro. Quindi seguendo all’olfatto, che apre suadente e dolce risparmiando alle nari ogni imprecisa, distorta o rustica aggressione. Una fragranza che testimonia tanto enologia naturalmente virtuosa, quanto pulizia e superiore integrità ossidativa residua. Eccoci al palato, qui la polpa del frutto scorre tramosa, la morbidezza giunge abbondante e generosa. Una mora di suadenza mentosa, che questo campione dona di piacevolezza e felpa cremosa. Un gran vino, di concentrazione e souplesse gustativa veramente stupenda».
Suadens Rosso 2017 Nativ
Massimo punteggio per l’annata 2017 del Suadens Rosso firmato dalla cantina avellinese Nativ, conturbante vino prodotto con un’attenta selezione delle migliori uve di Aglianico del territorio irpino. Già il nome rivela il suo carattere suadente, tra le più autentiche espressioni del territorio. In particolare, l’annata 2017 è definita da Luca Maroni «un capolavoro assoluto in termini analitici e sensoriali: vertici di consistenza, equilibrio e integrità che celebrano la qualità dei fattori viticoli ed enologici, naturalistici e tecnici di questo vino. Mai in passato una massa di frutto sì impenetrabilmente scura, sì inossidatamante bluastra e nuova s’era rivelata capace di porgersi sì suadente, equilibrata e morbida, sì netta armoniosa e pura. Né al gusto, né men che mai al profumo. La chimera d’un vino tanto nero, bluastro e viola, quanto suadente, fragrante e primo, è da questo meraviglioso campione stupendamente impolpato in un profondissimo respiro di confettura di mora. Essenza d’insistenza e persistenza maestosa che è avvolta e ci avvolge in balsami di linimentose, balsamiche spezie».
Tignanello 2015 Antinori
Maestoso blend di uve sangiovese, caernet sauvignon e cabernet franc, il Tignanello 2015 di Antinori chiude la selezione di vini da provare in abbinamento alle lasagne al ragù secondo Luca Maroni. Primo Sangiovese ad essere affinato in barriques, primo vino rosso moderno assemblato con varietà non tradizionali (quali il Cabernet), e tra i primi vini rossi nel Chianti Classico a non utilizzare uve bianche, il Tignanello è una pietra miliare dell’enologia italiana: l’annata 205 è «fra le migliori di sempre, data la dolcezza che esprime all’olfatto il suo maestoso frutto in polpa e tannino».