Addio a Alessandro Narducci: l’eredità del giovane chef di Acquolina

Addio a Alessandro Narducci: l’eredità del giovane chef di Acquolina

Un astro nascente della ristorazione romana, tocco elegante in grado di dar vita a piatti raffinati, energici e colorati, innovativi senza perdere mai di vista la grande tradizione culinaria italiana: Alessandro Narducci, scomparso due giorni fa a soli 29 anni in un tragico incidente stradale, tra i più giovani e talentuosi chef della scena capitolina alla guida del ristorante Acquolina, lascia un’eredità culinaria e umana di gran classe, frutto di una ricerca continua, colorata dal vigore e dall’entusiasmo della sua giovane età. Con lui ha perso la vita anche la venticinquenne Giulia Puleio, giovane aiutante di sala del ristorante romano.

Alessandro Narducci

La sua è una storia che narra una passione, quella per la cucina, nata sin da ragazzo, quando preparava la cena ai genitori di ritorno dal lavoro, e sviluppatasi in seguito grazie allo studio, dapprima con un corso per sommelier, in seguito con la gavetta, firmando un primo contratto da cuoco all’Hilton.

Alessandro Narducci
Photo Credits: Alberto Blasetti

Proprio lì l’esperienza acquisita lo conduce dal suo mentore, Angelo Troiani, uno dei fratelli alla guida del ristorante stellato “Il Convivio Troiani” e di “Acquolina”, allora situato ancora a Collina Fleming, diventato ben presto un punto di riferimento della ristorazione romana, soprattutto per la gustosa cucina di pesce dello chef Giulio Terrinoni. Al Convivio Alessandro Narducci muove i primi passi nella grande ristorazione, per poi affinare la tecnica alla corte di Heinz Beck, entrando a far parte dello staff del ristorante “Social” negli Emirati Arabi sotto la guida dello chef tristellato.

Alessandro Narducci

Un anno intenso, al termine del quale, nel 2015, il giovane Narducci torna dai fatelli Troiani, forte dell’esperienza appena trascorsa e pronto a una nuova avventura: Executive Chef dell’Acquolina, conquistando nel 2016 l’ambita stella Michelin e consolidando il suo prestigio con il trasferimento del concept a Piazza del Popolo, all’interno del The Firts Luxury Art Hotel di via del Vantaggio e con l’apertura di Acquaroof, il fish bar sulla terrazza panoramica del lussuoso 5 stelle.

Alessandro Narducci
Photo Credits: Alberto Blasetti

Un progetto importante, che lo chef decide di far suo, entrando come socio al fianco della famiglia Troiani, e portando nuova linfa vitale ai fornelli, in particolare nell’ambito della cucina di pesce: i menu di Alessandro sono infatti autentici racconti del mare, dei suoi sapori e profumi più intensi, ricchi di piatti gustosi nell’essenza ed eleganti nell’esecuzione, tra giochi di colori e essenzialità delle linee, un connubio ricercato fra tradizione mediterranea e contaminazioni fusion.

Alessandro Narducci
Photo Credits: Alberto Blasetti

Un percorso gastronomico armonioso ed equilibrato all’insegna dell’innovazione, come si legge sul sito del ristorante, guidato dall’estro creativo e dall’entusiasmo di un giovane e dinamico chef, scomparso troppo presto nel modo più tragico. Un’eredità solida, che non sarà dimenticata.

Addio a Alessandro Narducci: l’eredità del giovane chef di Acquolina

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