Addio a Daniele Maestri: una vita dedicata alla cultura del vino
Una scomparsa improvvisa, che lascia orfano il mondo del vino di una delle figure più importanti per la promozione e valorizzazione della cultura enoica: il celebre sommelier Daniele Maestri è morto ieri all’età di 63 anni.
Volto gentile e autorevole per oltre trent’anni della Fondazione Italiana Sommelier, dove ricopriva il ruolo di docente, storico del cibo e del vino, cofondatore e firma del progetto editoriale Duemilavini-Bibenda, guida e magazine della Fondazione Italiana Sommelier presieduta da Franco M. Ricci, uomo di superba cultura dall’ammaliante arte oratoria, Daniele Maestri narrava il vino come pochi sono in grado di fare, trasportando il lettore e l’ascoltatore in un universo fatto di profumi e sapori, con eleganza e passione, ma senza dimenticare una buona dose di intelligente ironia.
Ha collaborato con le principali testate e guide del settore enogastronomico, raccontando il vino anche in televisione, partecipando a programmi come Gusto, appendice del Tg5 di Lamberto Sposini, e alla radio, intervenendo in qualità di esperto a Radio 2 nell’ambito di Decanter con Fede e Tinto. Tra i vari testi firmati, “Castelli di Jesi” per l’Assivip, “Acque Minerali” per Gribaudo e “Sapore è sapere. L’analisi sensoriale in cucina” per Cef Publishing.
Tra le sue tante attività, Daniele Maestri è stato anche uno dei primi ad aprire un wine bar a Roma, il Santa Dorotea a Trastevere, in collaborazione con Marco Sabellico, storico curatore della Guida dei Vini del Gambero Rosso, cogliendo anticipatamente l’importanza crescente del vino come bevanda edonistica per eccellenza, e, quindi, la necessità di un luogo dedicato ad esaltare la dignità del nettare di Bacco.
«Sensibile, colto, delicato, un animo nobile e buono che ha fatto parte di noi, del nostro gruppo, fin dall’inizio, oltre trent’anni fa. Una perdita incolmabile per me, per noi, per la nostra comunità. Una perdita incolmabile per tutto il mondo del vino. Daniele era un uomo molto credente, preghiamo per lui». Con queste parole di Franco M. Ricci, Presidente della Fondazione Italiana Sommelier, rivolge il suo doloroso saluto a Daniele Maestri, facendosi portavoce del cordoglio di una intera comunità.