Alberto Marchetti: gelato per passione


Alberto Marchetti: gelato per passione

Arrivando davanti al nuovo locale di Alberto Marchetti si legge sulla grande vetrata a chiare lettere «Il mio gelato, una storia a sé», sintesi della sconfinata passione per il gelato e per il suo lavoro. Una realtà a sé Casa Marchetti, non una semplice gelateria, ma un luogo di incontro, di scambio, di conoscenza con una sala didattica, shop dedicato a prodotti accuratamente selezionati, laboratorio e magazzino a vista.

Alberto Marchetti Nocciola

Alberto Marchetti ha voluto aprire il suo terzo store torinese in piazza C.N.L. (Comitato di Liberazione Nazionale), luogo scelto nel 1975 dal regista Dario Argento per girare nel Blu Bar (costruito appositamente) alcune delle scene del film Profondo Rosso, una piazza per troppo tempo in stato di abbandono e incuria, ma «grazie alle nuove aperture tornerà essere il vero salotto buono di Torino».

«Un progetto nato dopo l’esperienza fatta con Slow Food, la Via del Gelato, in occasione dell’ultimo Salone del Gusto, dove ho incontrato tanti clienti e tanta gente curiosa – spiega Marchetti – Mi sono reso conto che c’era la necessità di un luogo dove raccontare l’intera filiera del gelato».

Alberto Marchetti

Alberto Marchetti

Da questa consapevolezza nasce Casa Marchetti con un concept innovativo: non solo gelateria, ma un luogo di divulgazione della cultura del gelato, in un dialogo costante con le persone, in cui i clienti diventano interlocutori di produttori, chef e gelatieri, spettatori privilegiati del lavoro svolto nel laboratorio e testimoni della genuinità delle materie prime e dei processi produttivi. Una lavorazione artigianale basata sull’impiego di ingredienti naturali di qualità, prediligendo i presidi slow food, il tutto amalgamato con semplicità, secondo i valori acquisiti da Alberto sin da bambino, quando aiutava il padre nella gelateria di famiglia imparando i trucchi e i segreti del mestiere.

Alberto Marchetti

«A me il gelato piace semplice – spiega Alberto – con pochi ingredienti. Solo quello che serve, niente di più. Mi piace dolce, freddo e cremoso, come quello della mia infanzia trascorsa immerso nell’odore del latte».

Alberto MarchettiAlberto Marchetti

Dai classici pistacchio, nocciola o cioccolato, ai freschi mela verde e mandarino, fino alle specialità come il gelato Farina Bona, realizzato con la finissima farina di granoturco originaria di Valle Onsernone, in grado di donare al prodotto una cremosità delicata e avvolgente, ogni fase del processo produttivo del gelato Marchetti è narrato in un racconto emozionale e sensoriale: una piccola esposizione fotografica dedicata alla storia del gelato, allestita in collaborazione con Chiriotti Editore e Cono Artic, coinvolge la vista insieme alle suggestive immagini proiettate sul ledwall, raffiguranti le materie prime impiegate e i produttori; l’olfatto è inebriato dai dolci profumi provenienti dal laboratorio a vista, mentre giungono all’orecchio i suoni del mantecatore in azione; sensazioni tattili sono suscitate dalle morbide e cremose consistenze che al gusto deliziano il palato.

Alberto Marchetti Farina Bona

Alberto Marchetti

L’esperienza sensoriale a Casa Marchetti è a 360°, arricchita dalla presenza sul posto dei produttori di fiducia di Alberto, alcuni dei quali sono ospitati stabilmente nel locale in due angoli del gusto: il salotto del caffè, con le miscele slow food della Torrefazione San Domenico, e lo spazio Guido Gobino con il cacao Chontalpa e Sao Tomè.

Cucchiaino gelato

Ogni spazio del nuovo locale è dunque pensato per narrare un pezzo di storia di Casa Marchetti, dalle immagini di terre rigogliose da cui nascono le materie prime, alla lavorazione fatta con passione e cura dei dettagli, per celebrare l’autentico protagonista: il gelato.

Alberto Marchetti: gelato per passione

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