Axis di Opinion Ciatti ovvero la rivoluzione in cucina
La cucina modulare Axis, disegnata da Bruno Pozzi e Marco Duina e realizzata per essere messa in produzione da Opinion Ciatti, è stata già selezionata per il celebre Compasso d’Oro nel 1987 ed è rimasta nei suoi 25 anni di vita un prodotto molto amato e conosciuto nel mondo del design e dell’arredamento, e per questo molto imitato.
Questa cucina, che si configura rivoluzionaria ancora oggi, si basa su un concetto davvero elementare ossia scomporre i principali nuclei funzionali della cucina in elementi autonomi che siano riaggregabili poi, secondo le necessità d’uso, su una struttura estremamente flessibile.
Le possibilità da esplorare nell’ambito di soluzioni particolarmente avanzate sono molteplici e rimangono legate alla gradevolezza di una proposta che, per sua natura, esce decisamente dagli schemi.
Opinion Ciatti ha deciso di attualizzare la versione originale nel 2012, riproponendone una nuova versione fedele al progetto originario e conosciuto, differenziato però da piccola aggiunta: il cassetto HangBox disegnato dallo stesso Lapo Ciatti.
Realizzata con materiali diversi, AXIS presenta una struttura a ponte che può essere realizzata in metallo verniciato bianco o in acciaio inox.
I piani e gli accessori sono concepiti per giocare con materiali diversi e dalle diverse tessiture e consistenze, secondo le esigenze del cliente: dal noce canaletto al marmo di Carrara al marmo statuario al Corian ®.
Unica concessione all’introduzione del colore è data dalla rubinetteria Acqua, disegnata da Paola Navone in esclusiva per Opinion Ciatti.
Per chi non è amante della soluzione freestanding Ponte, la cucina Axis è declinata da Opinion Ciatti anche nell’opzione Wall, anzi si configura come sua estensione.
Anche in questo caso, la sua caratteristica principale, cioè la composizione dei principali nuclei funzionali della cucina in elementi autonomi, viene preservata.
I materiali sono gli stessi che nella versione precedente, così come le finiture e i dettagli di design.
Emanuela Carratoni e Fabio Cipriano – Cafelab –