Una seduta iconica disegnata nel 1951 dall’architetto italo-brasiliano Lina Bo Bardi e industrializzata per la prima volta da Arper nel 2012: la Bardi’s Bowl Chair.
Una elegante poltrona semisferica appoggiata a una struttura metallica ad anello, sostenuta da quattro gambe, in cui emerge l’amore di Lina Bo Bardi per le forme semplici, funzionali, organiche.
Lina Bo Bardi ha infatti pensato la Bowl Chair come un oggetto dalla struttura e dalla forma essenziale e universale, accessibile e flessibile, capace di integrarsi armoniosamente in qualunque ambiente ed essere orientata in diverse posizioni, svolgendo molteplici funzioni. Proprio questo approccio al progetto, in cui l’elemento fondamentale è l’interazione dell’uomo con l’oggetto, è rivoluzionario per gli anni ’50, reinventando il modo di stare seduti, favorendo posture naturali e rilassate e testimoniando un cambiamento culturale in atto, che si traduce in un nuovo modo di comportarsi e vivere più informale e ricettivo.
Nel 2012 Arper affronta, per la prima volta, il processo di industrializzazione della Bardi’s Bowl Chair, prodotta in una serie limitata e numerata di 500 pezzi. Nella progettazione della seduta, il brand ha adottato un approccio in equilibrio tra l’interpretazione del disegno originale e il valore aggiunto dato dalle proprie competenze tecniche.
«La ricerca dell’essenziale e dell’autentico, la ricchezza di uno stile sobrio e personale, ma anche la capacità di innovare ritornando alla natura e mettendo l’uomo al centro di ogni progetto: è questo che più ci ha avvicinato a Lina quando l’abbiamo incontrata, attraverso i suoi pensieri e le sue opere. – dichiara Claudio Feltrin, CEO di Arper – Ci affascinava l’idea di sviluppare un suo progetto mai industrializzato prima: la sedia Bardi’s Bowl».
Da quest’anno la Bardi’s Bowl Chair sarà disponibile in tre nuove sofisticate palette colori: sabbia, blu brillante e marrone cangiante. Ogni colore potrà essere abbinato a due diversi set di cuscini in tessuto: monocolore e nuance.