Bibenda 2016: inizia la nuova era digitale

Rivoluzione per la bibbia degli amanti del vino italiano: la guida “Bibenda 2016 – Tesori d’Italia”, edita dalla Fondazione Italiana Sommelier, abbandona la carta e abbraccia il formato digitale, diventando così consultabile esclusivamente online. La novità è stata presentata lo scorso sabato a Roma, presso l’Hotel Rome Cavalieri, in occasione dell’evento celebrativo della nuova edizione.

Un cambiamento epocale per Bibenda, da 18 anni punto di riferimento indiscusso per i cultori del buon vino italiano. L’acquisto della propria copia, consultabile per 365 giorni al costo di 19 euro, avviene seguendo le istruzioni riportate sul sito. Una volta ottenuto il proprio personal code, è possibile accedere a Bibenda 2016 da Pc, Smartphone, Mac e Tablet al database e consultare le pagine per sezioni (Vini, Grappe, Birre, Olio, Ristoranti) o attraverso un vasto archivio di parole chiave. Sono già 3 milioni le copie consegnate: il nuovo formato ha evitato così l’abbattimento di 3027 alberi e omaggiato i clienti di oltre 100 paesi nel mondo, grazie ad accordi economici ad hoc con main partners come Alitalia.

Nel corso dell’evento romano, in compagnia dei prelibati piatti preparati dallo chef Gianfranco Vissani, la Fondazione Italiana Sommelier ha inoltre celebrato i 591 “5 grappoli”, ovvero l’eccellenza del vino italiano valutata da 91 a 100 centesimi, e i “Migliori 10 vini” 2016 decretati da Bibenda: il Derthona Timorasso Sterpi 2013 di Vigneti Massa, il Gattinara 2009 di Mauro Franchino di Gattinara, il Barbaresco Asili 2012 di Ceretto, il Metodo Classico Terzavia 2012 di Marco De Bartoli, il Sassicaia 2012 di Tenuta San Guido, il Tignanello 2012 di Antinori, il Brunello di Montalcino 2010 de Le Potazzine, il Custoza Superiore Amedeo 2013 di Cavalchina, il Frappato 2013 di Occhipinti, il Dut’ Un 2012 di Vie di Romans. Alla salute!

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