Casciotta d’Urbino: il formaggio di Michelangelo

Morbida e compatta, dal sapore dolce e delicato: la Casciotta d’Urbino è una vera delizia per il palato, tanto che lo scultore Michelangelo Buonarroti ne era un appassionato consumatore. E, non a caso, proprio grazie a lui e alla sua abitudine di condividerlo con gli amici vicini e lontani, questo formaggio è diventato celebre.

casciotta d'urbino

La produzione della Casciotta d’Urbino, unica DOP delle Marche, si concentra esclusivamente nel territorio della provincia di Pesaro e Urbino, seguendo tecniche casearie che affondano le radici in un’antica tradizione, oggi rigidamente regolamentata.

Si tratta di un formaggio a pasta semicotta, ottenuto con latte di pecora intero – presente per il 70-80 per cento – e con latte vaccino per la percentuale restante. Entrambe le tipologie di latte provengono dalle mungiture giornaliere: in particolar modo, per quanto riguarda il latte ovino, le razze da cui si ottiene la maggior parte di materia prima per questo delizioso prodotto sono la Sopravissana, l’Appenninica, ma soprattutto la Sarda.

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Il latte viene poi coagulato a una temperatura di 35 gradi con caglio liquido o in polvere: il formaggio ottenuto è successivamente pressato a mano in stampi idonei e la salatura avviene a secco.

Una scorza trasparente e lucida, costituita da caseina alimentare, protegge la crosta della Casciotta d’Urbino dalle muffe. Le forme si presentano cilindriche a scalzo basso, con facce arrotondate, generalmente di peso inferiore a un chilo. Il sapore aromatico, dolce e delicato è conferito dalla stagionatura che non supera il mese di tempo, caratteristica che determina anche il colore della pasta bianco paglierino.

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Il suo consumo a tavola è consigliato con pane di montagna o comune, in abbinamento a fave, salumi e prosciutto. Risulta ottima anche come protagonista di ricette di primi e secondi. La Casciotta d’Urbino si abbina bene a vini come il Nobile di Montepulciano, Rosso Piceno, Torgiano Rosso e Sangiovese dei Colli Pesaresi.

Casciotta d’Urbino: il formaggio di Michelangelo

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