Ce n’è per tutti? La Svizzera a Expo 2015

Quattro torri, scorte alimentari limitate e un’unica domanda: basteranno per tutti? Per questa Esposizione Universale il progetto della Confooderatio Helvetica vuole stimolare la riflessione sulle tematiche al centro di Expo 2015. Responsabilità personale, equa distribuzione delle risorse alimentari e sostenibilità sono il cuore del percorso proposto nel Padiglione svizzero.

Architettura

Il progetto del Padiglione svizzero, Confooderatio Helvetica, nasce dal lavoro di un gruppo di giovani architetti della società Netwerch di Brugg. Nel 2012 si è imposto come vincitore tra 103 proposte pervenute a una giuria di esperti nell’ambito di un concorso internazionale promosso dalla Presenza Svizzera del Dipartimento Federale degli Affari Esteri.

Il Padiglione si sviluppa su una superficie di 4.432 metri quadrati: una grande piattaforma centrale circondata da quattro torri contenenti prodotti alimentari a disposizione dei visitatori. Questi ultimi, una volta arrivati in cima con degli ascensori, possono servirsi del cibo che desiderano. Con il progressivo svuotamento delle torri si abbasseranno anche le piattaforme su cui queste poggiano, andando a modificare la struttura stessa del Padiglione.

Padiglione svizzero

Padiglione svizzero

Parte integrante del Padiglione svizzero è Casa Svizzera, un contenitore di eventi e mostre collaterali. Dallo spazio espositivo dei cantoni del San Gottardo dedicato al tema dell’acqua con la mostra “Acqua per l’Europa”, all’esposizione interattiva di Nestlè che racconta i primi 1000 giorni di vita di un essere umano; dal Ristorante e take away, allo stand informativo dell’Agricoltura Svizzera.

La mostra “Acqua per l’Europa” si sviluppa intorno a un imponente cuore centrale: un monolito di 20 tonnellate di granito proveniente dal massiccio del San Gottardo sul quale degli antichi canali di irrigazione in legno fanno scorrere dell’acqua. L’installazione riproduce il massiccio elvetico che dà vita a quattro dei più importanti fiumi d’Europa: il Reno, il Reuss, il Rodano e il Ticino.

Padiglione svizzero

Al termine di Expo, il 75% del materiale utilizzato nelle infrastrutture elvetiche potrà essere recuperato: le torri, in particolare, saranno riutilizzate come serre urbane nelle città svizzere.

Food experience

Molti i prodotti tipici elvetici che sarà possibile assaporare nel Ristorante del Padiglione, gestito da Palexpo Sa Ginevra in collaborazione con Agro Marketing Svizzera. Degustazione di formaggi “Tour de Suisse”, con Appenzeller®, Emmentaler DOP, Le Gruyère DOP, Sbrinz DOP e Tête de Moine DOP; carne secca dei Grigioni IGP e formaggio dell’alpe L’Etivaz DOP; pizzoccheri della Valposchiavo; polenta rossa ticinese e luganighe; fonduta moitié-moitié con Le Gruyère DOP e Vacherin Fribourgeois DOP; Uri Stierli, tipici pasticcini realizzati con pasta all’anice.

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Immancabile anche una selezione di vini offerta grazie alla collaborazione tra Swiss Wine Promotion, Palexpo Sa Ginevra e Presenza Svizzera del Dipartimento Federale degli Affari Esteri. Tra i bianchi, uno Schlipfer Gutedel (DOC Basilea, Wyyguet Rinklin), un Bianco di Merlot Mattirolo (DOC Ticino, Valsangiacomo Vini), un Riesling-Sylvaner (DOC Zurigo, Weingut Haug); tra i rossi, un Heritage Cornalin (DOC Vallese, Varone Vins), un Gamaret Garanoir Noir Plaisirv (DOC Ginevra, Domaine des Alouettes), un Merlot Riserva (DOC Ticino, Cantina Giubiasco).

Da non perdere

Per riflettere insieme sulla problematica della sicurezza alimentare a livello mondiale, a Casa Svizzera sarà presente un videogioco interattivo sviluppato da Plantwise, partner della DSC, Direzione dello Sviluppo e della Cooperazione. Plant Doctor, questo il nome del gioco scaricabile come app anche su smartphone e PC, consente ai visitatori di trasformarsi in contadini che tentano di preservare i loro raccolti: l’obiettivo è quello di illustrare come le moderne tecnologie possano migliorare i raccolti e il lavoro della piccola agricoltura.

Padiglione svizzero

Grigioni, Uri, Ticino e Vallese, i quattro Cantoni del San Gottardo, arrivano a Casa Svizzera con la mostra “Acqua per l’Europa”. Sopra le teste dei visitatori, delle bisses, antichi canali di irrigazione in legno, fanno scorrere dell’acqua sul monolito di granito centrale. L’obiettivo è richiamare l’attenzione sul Castello d’Acqua d’Europa, il massiccio elvetico dal quale nascono quattro dei più importanti serbatoi idrici del nostro continente: i fiumi Reuss, Reno, Rodano e Ticino.

Padiglione svizzero

Per i visitatori che hanno programmato una sosta a Expo nelle prossime settimane, da non perdere gli eventi in programma per il 18 Maggio, giornata nazionale della Svizzera. Per l’occasione sarà presente la Presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga che parteciperà a un ricevimento al Padiglione Italia e agli eventi speciali previsti al Padiglione svizzero.

Concept

Confooderatio Helvetica punta sulla semplicità del messaggio. Un viaggio per riflettere sulla disponibilità delle risorse alimentari nel mondo e un invito alla responsabilità e al consumo intelligente.

Quattro gli alimenti scelti per riempire le torri del Padiglione. Il caffè, primo prodotto alimentare esportato secondo le statistiche del commercio estero svizzero (davanti a cioccolato e formaggio), è presente in 2.5 milioni di bustine Nescafé. La mela, proveniente da frutteti e alberi ad alto fusto, essiccata e tagliata a rondelle riempie la sua torre con 420.000 sacchetti “degustazione”. 2 milioni di piccole dosi da 5 gr ciascuna di sale proveniente dalle Saline di Bex sono a disposizione dei visitatori. L’obiettivo è un invito a riflettere sui benefici di una dieta povera di questo elemento in un contesto, quello europeo, in cui il consumo medio giornaliero di sale si attesta intorno ai 10 gr procapite, circa il doppio della dose raccomandata dall’OMS. Sarà l’acqua, disponibile nell’ultima torre, l’elemento centrale, il fil rouge della manifestazione. Un’acqua proveniente dalla falda freatica locale e allacciata alla rete di distribuzione del Padiglione.

Padiglione svizzero

Il progressivo svuotamento delle torri, conseguenza dei consumi dei visitatori, sarà registrato in tempo reale e potrà essere seguito da tutti attraverso i social media.

L’idea alla base delle esperienze che i visitatori potranno vivere all’interno delle torri del Padiglione svizzero è semplice ma efficace: ognuno sarà libero di prendere e consumare le quantità di cibo che vorrà. Saranno proprio il comportamento e la responsabilità di ciascuno a stabilire quanto resterà per chi verrà dopo.

Sara Stopponi

Photo credits: Ufficio Stampa Padiglione Svizzera

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