Oro è il colore, densa la consistenza, limpida la sostanza, è olio extravergine di oliva pugliese.
L’oro di una regione che da secoli vanta di esser la patria di quei monumentali ulivi da cui provengono i frutti che entrano a far parte di un ciclo che, nonostante il progresso delle tecnologie resta legato a dei capisaldi fondamentali.
La Puglia, terra di frantoiani produceva il proprio “oro” in trappeti ipogei, oggi diffusi intorno a moltissimi centri abitati, che via via sono stati sostituiti dai moderni impianti che, aimé, di poetico hanno ereditato poco come aspetto ma il cui prodotto è sempre raffinato, gradevole, delicato.



L’”oro” di Puglia scorre piano piano per diffondersi sulle pietanze o anche semplicemente un pezzo di pane o qualche foglia di insalata; il suo sapore non sovrasta, accompagna ed esalta il gusto. Arricchisce le tavole e nonostante sia un tesoro, il costume pugliese vuole che lo si condivida con i commensali armoniosamente, durante i pasti.
Gli oli pugliesi sono tutti particolarmente prelibati e poi ci sono quelli ancor più particolari, che hanno ottenuto il marchio DOP (Denominazione Origine Protetta) e sono il Dauno DOP della zona di Foggia, il Collina di Brindisi DOP, il Terra d’Otranto DOP, il Terre Tarentine DOP, il Terra di Bari DOP.
L’olio d’oliva resta e resterà per sempre un unicum del tacco d’Italia e il suo oro si diffonderà inconfondibilmente dal piatto al palato. La bellezza senza tempo di un prodotto d’”oro”…
Mariangela Martellotta