Progettata e coordinata da Antonio Citterio, Proxima, l’ultima nata in casa Arclinea, è una cucina iper-attrezzata, performante e professionale, che integra all’interno di forme nuove gli elettrodomestici di grandi dimensioni americani, e ne enfatizza il carattere con dettagli più evidenti. Come la maniglia, innovativa nel design e nelle dimensioni: presente lungo tutto il perimetro dell’isola, e a tutt’altezza sulle colonne, ne definisce l’estetica e facilita al massimo l’apertura di ante e cassetti.
Una cucina che diventa luogo di sperimentazione, oltre che ambiente conviviale, più che mai pensata per le persone e le loro passioni. Come il nome stesso lascia intuire, Proxima si propone di favorire la vicinanza, sia quella fisica – in riferimento alla facilità di accesso e utilizzo degli strumenti per cucinare – che metaforica, nel senso di capacità di accorciare le distanze culturali in fatto di preparazione e consumo dei cibi, al punto da raggiungere una contaminazione di codici e stili tale da dare vita a qualcosa che non c’era.
Nella configurazione proposta da Arclinea, con grande isola interamente in acciaio, blocco fuochi con forno integrato, maniglia orizzontale e modularità americana, Proxima esprime l’evoluzione del design minimalista, tradotto in una soluzione in cui è proprio l’aspetto funzionale a determinare l’immagine finale.
La cucina viene presentata insieme al nuovissimo elemento Hortus, mobile per la coltivazione di erbe aromatiche e piccoli ortaggi, che amplia la collezione Duet, caratterizzata dalla soluzione con doppie grandi ante complanari.
Con Hortus, Arclinea integra nel proprio design la versione domestica di una coltivazione idroponica controllata da un software, offrendo la possibilità di disporre sempre di prodotti freschi e non trattati per la propria tavola o per il tocco finale di una preparazione. Un arredo che riprende il tema della “show kitchen” tanto caro all’azienda e Citterio e il dualismo ricorrente in Arclinea, di elettrodomestico estremamente funzionale, ma anche oggetto dal forte valore estetico.
Ulteriore elemento di novità, il modulo a colonna Inverso, che interpreta il passaggio tra aperto e chiuso con una soluzione di grande effetto. Grazie a un sofisticato meccanismo, l’interno del mobile può essere completamente ruotato verso l’esterno con un risultato estetico ideale. Offrendo la libertà di personalizzare lo spazio contenitivo – alcuni elementi possono essere nascosti e altri messi volutamente in mostra – Inverso costituisce un componente particolarmente funzionale all’integrazione tra la cucina e la zona living.
Nella seconda configurazione di Arclinea, con anta laccata e tavolo snack Era System, Proxima adotta la modularità europea e delega alle colonne di contenimento gli elettrodomestici, assumendo in generale un’aria più “domestica”, pur mantenendo le caratteristiche di spazio iper-attrezzato per la sperimentazione e la creatività culinaria. Non fosse altro che per la presenza in questo layout della maniglia anche nella sua versione verticale, che dà un forte senso al mobile e una dimensione prestante alla cucina nel suo insieme.
«Ho progettato questa cucina pensando a uno spazio di vita – spiega Antonio Citterio –. La cucina come spazio da condividere, non segregato, di servizio, è sempre stato uno dei grandi argomenti di Arclinea, del mio lavoro con Arclinea. Proxima dovrebbe rimandare questa idea, fornire immediatamente uno scenario d’uso, dove tutto è estremamente prestazionale ed evocativo del piacere di cucinare per gli altri, di preparare con gli altri. Proxima è un oggetto da usare, da sporcare, un prodotto molto comunicativo, empatico».
Proprio l’esplorazione del significato di empatia, intesa in senso lato come capacità di relazionarci gli uni agli altri, laddove il cibo e il cucinare costituiscono un punto di incontro, è il concept adottato da Arclinea, che va in continuità con la riflessione, già avviata dall’azienda, sulla cucina come luogo di connessione ed epicentro dei rituali domestici, e che viene declinato in tutti i momenti di comunicazione previsti.