Dal caffè a tempo al vino naturale: le ultime tendenze direttamente da Londra

Le cene tradizionali con piatti tipici in ordinari ristorant? Fuori moda. I trendsetter londinesi ora mangiano in metropolitana o in mercati notturni, sorseggiando vino naturale o bevendo un cocktail in un ex bagno pubblico. Sono molte le nuove tendenze che si sviluppano nella capitale britannica per poi arrivare da noi.

 

Si parte dai ristoranti pop-up, ovvero locali creati dal nulla che con altrettanta rapidità vengono smantellati. Gli spazi sono dei più disparati: dal terrazzo di casa a ex vagoni della metropolitana, l’importante è stupire gli ospiti. I menù sono indiscutibilmente originali. Nasce un nuovo modo di socializzare: in genere il numero di persone è ristretto e condividere il tavolo e il piatto di portata rientra in questa nuova convivialità. Da segnare è il duo Basement Galley, che organizza eventi di questo tipo in tutta la città servendo piatti originali come tortelloni allo zenzero e caviale o pollo con piselli alla menta e crema di Tarragona. Per conoscere le opinioni dei londinesi ed essere sempre aggiornati sui ristoranti pop-up all’ultimo grido basta un clic su trip4real.com. Ma non bisogna aspettarsi le classiche ricette da manuale di cucina: l’ultima tendenza sono i menu ibridi, mix di piatti da tutto il mondo. Non si chiede allo chef di definire la propria cucina, ormai a Londra è una domanda troppo difficile e anche un po’ demodé.

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Gli amanti della musica elettronica si danno appuntamento ogni weekend allo Street Feast: un mercato coperto disposto su tre livelli aperto esclusivamente la sera, con banchetti di street food e dj set per tutta la notte. Non si servono hamburger né patatine fritte, ma cibi etnici da tutto il mondo, tradizionali o rivisitati. Da assaggiare la brioche ripiena di granchio di Bob’s Lobster e il taco di pesce con aioli e jalopenos di Breddos’ Baja.

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Per chi da bambino sognava pasti a base di torte e gelato, spuntano ovunque i dessert bar, ovvero locali che servono dove si consuma esclusivamente l’ultima portata della cena. Da ricordare Basement Sate, a Soho, il cui menu prevede solo cocktail e dolci da abbinare. Per gli indecisi ogni martedì si può optare per la degustazione, a £36 (circa 50 euro).

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E per merenda? Il tè delle 5 è gratis, si paga solo il tempo. Al bar Ziferblat, a Shoreditch, si mangia gratis e si paga in base al tempo trascorso nel locale, cioè 5 pence al minuto (circa 7 centesimi di euro). Oltre al semplice tè con amici, qui vengono ospitate mostre e concerti. C’è anche un pianoforte per chi vuole intrattenere gli altri avventori.

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Anche il bere è rivoluzionato. Sono sempre meno i bagni pubblici in giro per la città, ormai convertiti in bar. Fra tutti, WC (quale nome sarebbe stato più azzeccato?), sotto la stazione della metro Clapham Common. Sono tanti i tipi di vino da accompagnare a piatti di formaggi, salumi e olive.

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Il vino, però, deve essere naturale. L’ultima moda vuole che nel calice ci sia solo un prodotto assolutamente privo di additivi chimici. La solita acqua, invece, non basta più: per rimanere idratati, a Londra si bevono infusi di frutta. Per 16£ (circa 22 euro) da Harvey&Nichols si acquista Define the Water Bottle, in cui si pone la propria frutta preferita in un apposito spazio sopra alla bottiglia perché il gusto filtri poi nell’acqua.

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Ancora una volta partono da Londra le nuove tendenze food che conquisteranno di certo il resto dell’Europa .

 

Giulia Bottaro

 

Photo credit: The Guardian, Standard, The Nudge, Harvey and Nichols

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