Donna Paola

Paola Di Mauro e la sua Colle Picchionidonnapaola3

donnapaola9Il nome di una donna, che nel 1968 decise di acquistare un modestissimo appezzamento di terra alle porte di Roma, condizionando da allora quello che è il percorso dell’enologia nel Lazio. Motivata e testarda, Paola Di Mauro scelse di buttarsi a capofitto tra le vigne, tentando di valorizzare le potenzialità di un vino rustico e grezzo, ma anche pieno di carattere. La località di Frattocchie, situata tra il mare e il lago di Albano, risultò estremamente generosa sia dal punto di vista paesaggistico, regalando un invidiabile sguardo sulla città di Roma e sulla Villa Pontificia di Castel Gandolfo, sia da quello della fertilità del suolo, prevalentemente vulcanico e ricco di humus. La natura si rivelò, quindi, dalla parte di Paola, che diede vita ai suoi sogni, realizzando l’azienda Colle Picchioni nel 1976. donnapaola8Il fascino di questa donna, però, è racchiuso nel percorso da ella svolto per raggiungere il traguardo: la Di Mauro, proveniente da un’ottima famiglia e a capo di un’affermata attività commerciale, ebbe la grinta di abbandonare il certo per l’incerto. La passione per il mondo culinario ce l’aveva nel sangue, essendo in grado di cucinare come una cuoca provetta, ma di vino non sapeva proprio nulla. Semplicemente un piccolo ostacolo per la grande donna di Colle Picchioni, la quale si mise subito all’opera, studiando testi di enologia e cercando di acquisire tecniche e metodologie. Dall’essere quasi astemia passò a frequentare un corso per sommelier e finalmente comprese cosa volesse dire assaggiare il vino, ma, soprattutto, ebbe modo di conoscere importanti personalità, quali il vinattiere romano Marco Trimani, il ristoratore Severino Severini ed enologi del calibro di Giorgio Grai e Gino Veronelli, i quali seppero consigliarla verso il successo.donnapaola1

Da 10000 a 100000 bottiglie prodotte, anche grazie alla collaborazione con il figlio Armando e con la prestigiosa figura di Riccardo Cotarella.donnapaola2
La schiettezza e il talento di Paola sono riscontrabili nell’intera gamma produttiva, in particolar modo ne Il Vassallo, Rosso Igt che vede assemblate uve di Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. Il naso ha un’impronta fortemente balsamica e minerale, prosegue poi con frutti di bosco, cardamomo, bergamotto, timo, viola e peonia. Caparbio e possente il palato, che riesce a intrecciare l’eleganza del tannino con la freschezza dell’eucalipto.donnapaola4
Mi piacerebbe poter intervistare tutti i vini italiani, uno ad uno, per scoprire quale di questi non desidererebbe avere una mamma così.donnapaola5

Serena Zerilli

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