Enolitech: il vino del futuro

Nell’ultima edizione dell’Enolitech la tecnologia e l’innovazione incontrano la filiera del vino e dell’olio.

La 18esima edizione dell’Enolitech il Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura e l’Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie, è all’insegna del riciclo e dell’ecosostenibilità. In linea con l’Expo 2015 di Milano l’obiettivo di questa edizione è creare un nuovo modello produttivo che riesca a unire l’alta qualità del vino e dell’olio con la tutela dell’ambiente. Sono sempre di più le aziende moderne che vengono progettate nell’ottica sostenibile, con pannelli fotovoltaici e impianti geotermici.

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La green economy invade l’Enolitech con progetti che mirano a creare una coltivazione che abbatte i costi ribaltando i vecchi schemi, in una produzione circolare in cui tutto ha un secondo utilizzo. Interessante il depuratore d’acqua che elimina l’alcol e residui organici dai reflui ottenuti successivamente alla vinificazione, l’acqua rigenerata pessere riutilizzata per l’irrigazione, un vero miracolo moderno che permette di evitare sprechiNell’epoca del riciclo nuova vita anche per le etichette, che vengono rimosse e riutilizzate per nuove bottiglie, e per il packaging, con una riduzione del volume della confezione fino al 70% e conseguente diminuzione dei costi.

La tecnologia si fonde con la tradizione del vino grazie ad app che interagiscono con la bottiglia e gli smartphone dialogano con le etichette fornendo al consumatore maggiori dettagli sul prodotto e sicurezza sulla qualità. Wenda, l’innovazione ideata in collaborazione con la facoltà di agraria dell’Università di Bolognariesce a fondere le diverse “anime” della tecnologia: il dispositivo viene applicato al collo della bottiglia, che ne registra le informazioni di conservazione, ed è anche l’interfaccia remota del cloud (la “nuvoletta” dove vengono salvati i nostri dati) che conserva i contenuti e li fornisce al consumatore direttamente sul suo smartphoneGrazie ad una app installata inoltre si potrà ricevernotizie sul prodotto, consigli di degustazione, abbinamenti e accedere ai contenuti del cloud.

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Il dispositivo Wenda

Presentata inoltre all’Enolitech l’etichetta con microchip, un’idea che potrebbe ridurre i dati preoccupanti sulla contraffazione e fornire al consumatore una garanzia della qualità del prodotto che sta acquistando. Un’autodifesa necessaria visto il continuo aumento delle etichette falso “made in Italy”, con una perdita complessiva di oltre 60 miliardi di euro per il mercato vinicolo italiano.

In aumento la presenza di produttori e aziende straniere.Interessante l’idea presentata dalla Military University of Technology di Varsavia che ha proposto un autovelox in grado di misurare il tasso alcolico di chi è alla guida: un laser attraversa l’intero abitacolo e calcola la densità delle molecole d’alcol emesse dai polmoni del conducente.

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Una novità in arrivo dagli States è il talent show enoico Wine Warriors, che ha riscosso un grande successo sulle emittenti americane. Come spesso accade, il format è stato recepito anche dall’Italia e Mediaset metterà in palinsesto, forse già questo autunno, il programma di otto puntateUn’ottima annata”, titolo ispirato dal film “A Good Year” del 2006  di Ridley Scott con Russel Crowe, un reality interamente dedicato ad aspiranti sommelier.

La nuova era dell’enotecnologia è arrivata, inaspettate innovazioni, non fanno che aumentare la curiosità e l’interesse in attesa delle proposte del prossimo anno. Dunque, occhi già puntati su Enolitech 2016.

Federica Palocci

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