Non solo bastoncini di zucchero, quadratini di torrone e biscotti allo zenzero. I Mercatini di Natale in arrivo nelle nostre piazze dal Nord Europa animeranno le feste con esclusivi pezzi di artigianato, manufatti tipici e calde idee regalo a prova di Grinch.
Con l’accensione degli alberi di Natale più celebri al mondo, quelli di Piazza San Pietro a Roma e del Rockefeller Center a New York, anche la stagione natalizia del 2016 sta per entrare ufficialmente nel vivo. Tra le luci che iniziano a illuminare festosamente i corsi e le vie dei centri città e le cucine che si preparano a riscaldare i fornelli per sfornare leccornie di ogni genere, la magia del Natale sta per contagiare proprio tutti, o quasi.
Quest’anno Cucine d’Italia vi accompagna alla scoperta di un altro immancabile simbolo delle feste, i Mercatini, facendovi immergere nell’atmosfera incantata di alcuni tra i più belli del Nord Est del Paese. Prima tappa del nostro viaggio è Verona, la città degli amanti più famosi della letteratura, Giulietta e Romeo. Qui, tra le sinuose anse del fiume Adige, le vie del centro risuonano dei passi e del chiacchiericcio della gente che si avventura tra imponenti campanili, medievali passaggi ad arco e piazzette acciottolate addobbate a festa.
Nel cuore del centro storico, nel quadrilatero tra Piazza delle Erbe, le Arche Scaligere, la Casa di Romeo e la Torre dei Lamberti, ha preso il via il 18 novembre la IX edizione di “Natale in Piazza”, la kermesse che lo scorso anno ha attirato in città circa due milioni di visitatori alla ricerca di un po’ di emozioni natalizie da portare con sé. Anche quest’anno le tipiche casette in legno dei Mercatini sono realizzate in collaborazione con il Nuremberg Christkindlmarkt, il Mercatino di Natale di Norimberga, e, accanto a dolciumi e specialità gastronomiche veronesi e del Nord Europa, gli espositori provenienti da tutto il continente metteranno in vetrina pezzi unici di artigianato: dai ricercati addobbi in vetro per la casa e per l’albero, alla tipica oggettistica tirolese in legno, stoffa e ceramica.
A pochissimi passi dai Mercatini, a ridosso della caleidoscopica Piazza Bra e della maestosa Arena, una sosta per pranzo è d’obbligo alla Locanda 4 Cuochi (Via Alberto Mario, 12), la trattoria gourmet degli chef Giancarlo Perbellini, Andrea Manzoli, Dario Fracasso e Moreno Pellegrini. I quattro, alternandosi tra la sala e la cucina a vista, portano in tavola grandi classici della tradizione italiana resi frizzanti da dettagli moderni e rivisitati. Così, in uno spazio curato ma “alleggerito” da assi di legno alle pareti e cassette utilizzate come mensole, il consiglio è di provare la Battuta di Fassona con senape, uova di quaglia e polvere di capperi e il Maialino da latte croccante glassato al miele e liquirizia. Imperdibile la nota dolce della Millefoglie Strachin, specialità della Rinomata Offelleria Perbellini, che non deve il suo nome al formaggio presente nella ricetta – di cui, in effetti, non vi è traccia – bensì alle caratteristiche della crema soufflé che rendono indispensabile preparare e consumare il dolce al momento (onde evitare che si afflosci, in veneto “la se straca”).
Pronti per ripartire, la destinazione questa volta è Merano. Incastonata al crocevia di quattro importanti vallate alpine – Val Venosta, Val Passiria, Val d’Adige e Val d’Ultimo – questa piccola perla altoatesina ospita ogni anno, sulle sponde del torrente Passirio, uno dei Mercatini natalizi più rinomati, con ben 86 casette di espositori che, tra un canto di Natale e un gioco di luci, offrono i loro prodotti ai visitatori in arrivo da tutta Europa. Dominati da uno dei simboli della città termale, il Kurhaus, capolavoro in stile liberty costruito nel 1874 e ristrutturato all’inizio del secolo scorso dall’architetto viennese Friedrich Ohmann, i Mercatini di Merano trascinano subito in un’atmosfera fiabesca.
Da non perdere una visita alla Casetta n. 12, dove Massimo Rocco espone le sue decorazioni vegetali e profumate, frutto dell’esperienza professionale in Provenza, insieme a baccelli, radici, cortecce e frutti essiccati. Passando per le calde pantofole in lana cotta e in feltro di Schatzer (Casetta n. 25), si arriva all’Atelier del Vetro di Saskia Comandè (Casetta n. 18): plasmatrice del vetro per vocazione familiare fin dall’età di 6 anni, Saskia vende decorazioni per la casa e raffinati gioielli soffiati a bocca e dipinti a mano. Gli amanti delle tecniche naturali di rilassamento per il corpo e la mente non potranno non apprezzare la Casetta n. 52, quella del Castelletto delle Erbe, dove l’azienda di Coldrano espone infusi e the speziati, sali aromatizzati, cuscini alle erbe, cosmetica bio e profumi impreziositi con frutti e miele.
Per un aperitivo gustoso sotto i Portici del centro storico meranese, l’indirizzo giusto è quello del Bistro Sieben (Via Portici, 232), un locale moderno e pieno di vita in cui i piatti tipici tirolesi vengono abbinati ogni giorno alle specialità italiane, prestando la massima cura a fondere armonicamente le due culture. Da provare, sorseggiando un calice di Sauvignon, il classico Tagliere freddo del Sud Tirolo, con speck, formaggio e salsiccia affumicata, e un assaggio di Ravioli alla carbonara con speck croccante e spuma di parmigiano.
Il romanticismo di cui si carica l’aria con il calare del sole invita la mente a viaggiare verso la laguna più famosa d’Italia, quella di Venezia. Anche qui, attraverso i Canali, le luminarie e gli addobbi abbracciano i luoghi più belli della Serenissima, dal Palazzo Ducale di Piazza San Marco alla coloratissima Basilica che dà il nome alla Piazza, passando per le Torri dell’Arsenale e Palazzo Balbi, fino al Ponte dei Sospiri e a quello degli Scalzi. Al di là del Canale dei Marani, le isole di Murano sono il cuore pulsante della kermesse natalizia veneziana, “Natale di Vetro”.
Inaugurata il 5 dicembre con una messa dedicata a San Nicola – protettore dei mastri vetrai – celebrata nella Chiesa di San Pietro Martire, la manifestazione ha aperto i battenti con l’accensione del Tunnel di Luci, la caratteristica installazione di candelabri in vetro che, fino al giorno dell’Epifania, illuminerà il portico della Chiesa. Nelle acque della Laguna i riflessi delle luci e degli addobbi si mescolano con quelli caldi e tremolanti delle vetrerie aperte al pubblico, in cui i sapienti mastri creano dei piccoli grandi capolavori con movimenti sinuosi e ipnotici, amplificando la frizzante bellezza delle isole in festa.
La magia ineguagliabile dei Mercatini di Natale è in grado di sublimare il fascino delle nostre città, dal Nord al Sud della Penisola, scaldando anche il cuore dei Grinch più ostinati. Passeggiare tra le vie del centro con l’aria che profuma di inverno e di neve, ammirare la miriade di oggettini e dolcetti esposti sui bancali in legno, alzare gli occhi verso il manto di luci scintillanti e sorprendersi a sorridere a un passante. Perché il Natale, in fondo, è anche questo.
Sara Stopponi