Crema alla Malvasia
L’uovo è una cellula costituita essenzialmente da guscio, tuorlo e albume.
Il colore del guscio dipende esclusivamente dalla razza, l’albume (anche detto chiara dell’uovo) è prevalentemente costituito da proteine e acqua. Il tuorlo è tenuto in posizione centrale circondato dall’albume, il suo colore varia in base ai pigmenti contenuti nel mangime.
Le uova destinate al consumo diretto vengono definite di categoria A mentre quelle di categoria B possono essere destinate all’industria alimentare.
Il tuorlo è composto da lipidi (29%), proteine (16%) e colesterolo (5%).
Nel tuorlo sono contenuti calcio, fosforo, zinco, ferro, vitamina A,B1,D,E.
Contiene anche acido oleico, acido linoleico e lecitina.
La malvasia è un termine con il quale vengono indicati i vitigni. Le varietà più conosciute sono: Malvasia laziale, Malvasia toscana, Malvasia delle Lipari, Malvasia Bianca di Candia, Malvasia istriana.
Curiosità: “Malvasia” l’origine del nome è da attribuirsi ad un vino che era prodotto a Malta, era un prodotto di pregio commercializzato a Venezia
Ricetta per 1 kg di gelato alla crema:
gr 530 Latte
gr 120 Panna
gr 122 Tuorlo
gr 168 Zucchero
gr 60 Vino Malvasia
Valori nutrizionali per 100 gr di gelato:
173 mg Colesterolo
194 Kcal
Allergeni: Uova e prodotti derivati, latte e derivati.
Procedimento:
Rompere le uova e separare l’albume dal tuorlo, mescolare con una frusta il tuorlo con lo zucchero. Una volta amalgamato il tuorlo mettetelo in una pentola con una parte di latte, cuocere a bagnomaria fin quando arriva quasi a bollire. Lasciar freddare la crema e unite la parte rimanente di latte e panna, mescolate o frullate il tutto e versate la miscela nella gelatiera. Dopo 25/30 minuti il gelato è pronto.
Abbinamenti: macedonia di frutta, caramello.
Consigli: dopo aver acquistato le uova, vanno conservate in frigorifero, possibilmente lontano da odori tipo: cipolla, aglio,ecc.; per non alterare le qualità organolettiche dell’uovo. Questo è possibile, in quanto il guscio dell’uovo è permeabile.
Dario Rossi
Photo credits: Mimmo Arnesano e Gelateria Greed