Global Food Forum: le sfide del futuro agroalimentare

Global Food Forum: le sfide del futuro agroalimentare

Agricoltura, alimentazione e ambiente, rappresentano la sfida che ogni Paese si trova ad affrontare e proprio per questo sono state al centro di uno scambio di idee e di vedute diversificate, al Global Food Forum, una due giorni organizzata a Susegana, in provincia di Treviso, da Farm Europe con il supporto di Confagricoltura.

Global Food Forum

Tutto nasce dall’amara constatazione che il mercato della filiera agricola è sempre più frammentato, dovuto in primis ai rischi climatici che tra siccità, inondazioni o gelo mettono a dura prova gli agricoltori, i quali potrebbero ottenere un sostegno pubblico ed una rete di sicurezza economica con garanzie stabili e soprattutto con una copertura “caso per caso” ancor più scrupolosa.

Global Food Forum

Ad oggi lo strumento più efficace proposto, durante il Forum, è quello di creare un fondo europeo della crisi, alimentato inizialmente dal bilancio UE e successivamente con una gestione da parte della Banca Europea per gli Investimenti. Se si pensa che al momento la PAC permette un cofinanziamento del 65% sui premi assicurativi in caso di danni con perdite di almeno il 30%, ma questo modello non è interessante per gli agricoltori, dato che perdite più alte del 30% non sono così frequenti e che perdite del 20%, considerato il basso livello di redditività di molte imprese agricole, rappresentano già un rischio reale.

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Come uscirne?

Si è dibattuto a lungo in questi giorni, che sarà necessario un mix di politiche europee efficienti, a partire da una PAC non necessariamente rivoluzionata ma sicuramente modernizzata e su come utilizzare le risorse comunitarie, che dovranno essere indirizzate sempre più verso sistemi di agricoltura di precisione e sulla formazione degli agricoltori, a vantaggio della capacità produttiva, della sostenibilità ambientale e tecnologica. Proprio di questo, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, ha affermato che, «le innovazioni tecnologiche e digitali producono dati che devono essere poi condivisi e disponibili per tutti, attraverso una piattaforma europea. Importante è anche considerare che l’opinione dei consumatori, che poi influenza i decisori, si forma principalmente sui social e su web. Bisogna reagire come fanno le grandi company presidiando il web e i social dove nascono le fake news e intervenendo. La Commissione dovrebbe creare un pool apposito con queste finalità».

Global Food Forum

Il Global Food Forum si è concluso con il tema della Brexit e del commercio estero, sottolineando i forti timori per l’export tra i britannici. Come è noto, per esempio, l’Italia è il primo produttore di riso in UE ed esporta il prodotto verso il Regno Unito, si tratta quindi di una “sensibilità” non trascurabile.

Una ricca visione per il futuro del settore agroalimentare che speriamo possa abbattere i lenti e i rigidi tempi della “filiera” burocratica.

Diletta Piazza

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