Cairo, Libano e Kenya, tre luoghi dalla bellezza esotica e suggestiva, ispirano le collezioni di piatti Grand Tour di Vito Nesta.
Geografie di un mondo senza tempo, fra realtà e immaginazione, solcano gli accessori per la tavola firmati dal brand, evocando antiche memorie e proseguendo il percorso iniziato con Las Palmas, Natsumi, Wagasa, Anatomica, in una continua ricerca ispirata agli itinerari dei giovani rinascimentali.
Nel percorso di Vito Nesta torna dunque il viaggio come suggestione e condizione naturale, ricco di simboli e storie lontane che aprono a mondi sconosciuti e misteriosi, tanto distanti quanto vicini alla tradizione e al quotidiano.
Cairo racconta le donne egiziane del passato assorte in sguardi pensosi, vestite di gioielli e
copricapi che parlano di un mondo lontano nel tempo e nello spazio. Protagonisti della serie, volti sensuali ed esotici stampati in bianco e nero sulla superficie del piatto, distanti dalle fantasie colorate popolate da fiori e frutta che incorniciano le figure femminili.
I toni freddi si accostano a quelli caldi in una composizione dominata da contrasti in perfetto equilibrio tra loro, dove la bellezza umana e quella naturale dialogano costantemente in piena armonia.
Raffigurazioni del vicino Oriente sono incorniciate all’interno di bordi smaltati dal colore contrastante: Libano di Vito Nesta rivela paesaggi del passato popolati da uomini e animali, da natura e architetture, strutture che risaltano sul fondo scuro dell’estremità del piatto creando veri e propri motivi decorativi.
Kenya, infine, è un viaggio nell’Africa delle popolazioni guerriere: volti e figure di uomini, donne e bambini sono al centro di scene di vita quotidiana impresse su tutto il piatto senza bordi e cornici, mentre piccole forme geometriche, ripetute e variate cromaticamente, diventano elemento decorativo emergendo dalla composizione.