Identità Milano 2021

Costruire un nuovo futuro attraverso il lavoro: ecco il tema, quanto mai attuale, di Identità Milano 2021, il congresso internazionale dedicato alla cucina giunto alla sua sedicesima edizione, in scena al MiCo da oggi fino a lunedì 27 settembre.

La celebre kermesse, dal 2005 sempre in prima linea nel raccontare l’evoluzione e la trasformazione della cucina d’autore, mette infatti al suo centro l’emergenza lavoro nella ristorazione, in una nazione come l’Italia la cui costituzione pone al primissimo punto proprio l’occupazione.

«Se prima non risolveremo questo drammatico problema, – affermano gli organizzatori di Identità Milano Paolo Marchi e Claudio Ceroni – se non restituiremo alle donne la dignità professionale persa con la crisi, se i giovani saranno ancora a lungo parcheggiati in un limbo economico, sarà inutile parlare di quale cucina avremo usciti dalla pandemia, se le persone avranno più voglia di innovazione o tradizione, di pizze gourmet o pizze margherita, di dessert al piatto o torte da tagliare a fette, di pesce, carne o verdure, di gelato gastronomico o gusti classici, eternamente quelli. E anche quale vino e quale servizio, al ristorante come in albergo. Prima il lavoro».

Identità Milano 2021

Non è un caso, infatti, che il piatto simbolo della sedicesima edizione sia ‘Questo non è un gioco, è lavoro’ firmato da Matias Perdomo e Simon Press del ristorante stellato Contraste di Milano: un intrigante dessert strutturato come un incastro di mattoncini Lego.

Anche quest’anno, l’evento renderà il capoluogo meneghino un polo gastronomico internazionale e all’avanguardia, con tre giorni strutturati su un programma in dieci sezioni tematiche che toccheranno punti salienti della gastronomia moderna, con ospiti d’eccezione e argomenti di attualità.

Come ogni anno, saranno tanti gli star chef presenti, tra cui Massimo Bottura, Niko Romito, Enrico Bartolini, Carlo Cracco, Massimiliano Alajmo, Davide Oldani, Andrea Berton e Moreno Cedroni, oltre a grandi nomi internazionali come Alain Ducasse, Josep Roca o Mauro Colagreco, ma anche diversi giovani talenti come Michelangelo Mammoliti e Martina Caruso, il profeta della pizza Franco Pepe e maestri della pasticceria come Iginio Massari e Gino Fabbri.

Oltre 70 i relatori coinvolti per un totale di più 100 masterclass dedicate a diverse tematiche, tra cui, appunto, il lavoro.

Un percorso che prosegue attraverso le sezioni tematiche di Identità Milano, dalle più attese Identità di Pasta e Identità di Gelato alla gustosa Identità di Pizza, fino alla spumeggiante Identità di Cocktail.

«È come se non avessimo vissuto il 2020. – proseguono gli ideatori del Congresso -I ricordi ci rimandano all’anno precedente ancora, al 2019, ma o il passato ci aiuta a costruire un reale, concreto nuovo futuro o, piano piano, ci fermeremo per mancanza di stimoli, con i serbatoi di adrenalina in riserva. Con migliaia e migliaia di aziende che possono fallire dall’oggi al domani, con i centri cittadini che saranno stravolti da mesi e mesi di lavoro a casa e di lockdown più o meno ragionati e sostenibili, con i tempi richiesti dal piano vaccinazioni, cuochi e ristoratori ora devono pensare a come tamponare l’emergenza e fare in modo che il senso di responsabilità, che guida tantissimi, diventi un mantra in chiave economica e finanziaria per ogni titolare di pubblico esercizio. A livello di alimentazione e ristorazione, non si tratta di pensare cosa avrà più successo, bensì di avere ben chiaro che le sicurezze riguarderanno, prima di qualsiasi altro aspetto, la qualità della vita e la sicurezza del posto di lavoro, impieghi e stipendi che rispettino la dignità delle persone. Nutrirsi bene per non rischiare di ammalarsi, e in tal senso medici e nutrizionisti diventeranno i migliori consiglieri degli chef, ma anche imparare a convivere con il covid con intelligenza e disciplina per potere lavorare e dare lavoro perché non si va lontano nel tempo con i locali aperti a singhiozzo e pochissime figure coinvolte tra sala, cucina e cantina».

www.identitagolose.it

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