Non solo vino, birra o cibi prelibati: anche l’acqua può essere degustata. Parola di idrosommelier, lo specialista di acque minerali in grado non solo di distinguere i sapori tra un’acqua ed un’altra, ma anche di consigliarne i giusti abbinamenti con cibi e vini, per armonizzare il gusto nel migliore dei modi.

L’acqua minerale, infatti, è strettamente legata al territorio di origine, dalle quali proprietà è decisamente caratterizzata. Sotto il suolo, nel suo percorso, l’acqua entra a contatto con le rocce, arricchendosi così di sali minerali e acquisendo delle proprietà chimiche e fisiche, legate a diversi gradi di mineralizzazione, pH e anidride carbonica disciolta, in grado di conferirle un gusto particolare.

E chi pensa che l’acqua sia insapore, dovrà necessariamente ricredersi. L’idrosommelier, grazie al suo palato allenato, riesce a distinguere e identificare facilmente i quattro gusti base dell’acqua minerale: tendente al salato, all’acido, al dolce e all’amaro. Proprio per sensibilizzare alla conoscenza di un patrimonio fondamentale, l’ADAM, l’Associazione Degustatori Acque Minerali con sede a Rimini, propone corsi aperti a tutti per affinare il proprio palato e diventare idrosommelier, aprendo così la prospettiva a un mondo ignoto ai più.

L’acqua minerale giusta può infatti valorizzare un piatto povero: ecco così che su pesce a vapore o un antipasto di pesce è consigliabile abbinare un’acqua con residuo fisso molto basso, ovvero un’acqua piatta erroneamente definita come naturale. Preferibile invece un’acqua più mineralizzata, anche con bollicina, in associazione alle tagliatelle all’uovo con sugo. L’acqua frizzante è invece consigliata in abbinamento a carni rosse, brasati e spezzatini.

Per saperne di più, l’ADAM propone la guida “L’idrosommelier”, suddivisa in tre volumi: “Conoscere l’acqua a tavola”, “I sensi per degustare l’acqua” e “Abbinamento e degustazione delle acque imbottigliate”.  E ora, al ristorante, chi si limiterà a scegliere semplicemente tra acqua liscia o gasata?