Una filosofia progettuale incentrata sulla volontà di osare nelle forme e nei dettagli di un arredo, pur rispettando l’ergonomia e il comfort che questo deve possedere: il design eclettico firmato Matrix International.
Due imbottiti come l’iconica poltrona Arabesk di Folke Jansson e il divano Change di Massimo Imparato provano infatti quanto sia possibile puntare su linee inusuali e tonalità provocatorie, su pezzi d’arredo in grado di cambiare configurazione a seconda delle esigenze di una casa trasformabile, ma al contempo in grado di incarnare la comodità e la capacità di essere accoglienti che ci si aspetta da un imbottito di qualità.
Arabesk e Change rappresentano due prospettive progettuali e due matrici che, nella loro reciproca distanza, convergono nell’essere lontane dalle mode, eccentriche ma con un senso e dei valori sempre apprezzabili e percepibili. Grazie a questi valori, le sedute vengono proposte dal brand toscano in ardite cromie tessili come l’oro, l’argento e il rosso. Colori che catalizzano l’attenzione, così come le forme fuori dall’ordinario, prestandosi a enfatizzare un punto o un’area dedicata al relax, all’interno di uno spazio domestico o pubblico. La regola diventa l’eclettismo nel design degli interni, giocato sui forti contrasti tra architettura e arredo, tra rigore minimalista e morbide curve.
Change della Collezione Forme è un divano modulare che offre la possibilità di comporre a piacere il numero di elementi desiderato. Assume forme diverse a seconda delle necessità: con un semplice movimento, può essere disposto a curva o a linea retta in modo da assecondare diverse esigenze di conversazione.
Change è un infatti un progetto “democratico” che lascia aperta la possibilità a ciascuno di scegliere il grado di condivisione dello spazio: è così possibile disporre una seduta raccolta che favorisce la conversazione; una seduta lineare come in un divano tradizionale o anche promuovere la privacy di ciascuna seduta, se si vuole ottenere maggiore riservatezza tra le persone che lo utilizzano, come ad esempio in uno spazio pubblico. Il grande schienale aggiunge ulteriori possibilità di definizione dello spazio a sedere.
Arabesk della Collezione Codici invece è una poltrona che ha quasi sembianze statuarie. Si sviluppa sinuosa su tre piedi per poi ricongiungersi in un avvolgente abbraccio. Il rivestimento in tessuto la rende una seduta comoda e accogliente adatta sia a spazi domestici che di attesa. Era il 1955 quando la seduta, disegnata dallo scultore, pittore ceramista e designer svedese Folke Jansson, veniva presentata al Salone di Göteborg abbattendo il muro della linearità del design fino a quel momento concepito, con linee scultoree, morbide e avvolgenti.
La versione attuale è realizzata con una iniezione in espanso su un telaio metallico. Il progetto, che ha in seguito dato origine a un divanetto a due posti, nasce dallo svolgersi tridimensionale di un foglio, che si intreccia e modella fino ad assottigliarsi in corrispondenza dei tre piedi.