Si semina il 3 maggio, giorno di Santa Croce, si raccoglie a mano dopo Ferragosto fino all’inizio dall’autunno. Il fagiolo di Lamon – autentica ricchezza per le vallate feltrine dove il prodotto, fresco o secco, è garantito dal marchio Igp (indicazione geografica protetta) – ha gli antenati mesoamericani.
Le origini del fagiolo di Lamon
Le sue radici genetiche affondano, infatti, nelle terre degli Incas. Fu Papa Clemente Vll a donare nel 1530 al frate bellunese Pietro Valeriano i semi “americani” ricevuti in dono dalla Corte di Spagna, che a Lamon trovano un ambiente naturale favorevole al loro sviluppo, grazie a un clima mite e umido e a un terreno in prevalenza alluvionale e ghiaioso.
All’inizio, la nuova coltivazione fu accompagnata da un certo scetticismo da parte dei contadini feltrini, per via delle credenze legate alla digeribilità dei legumi secchi. Ma già nel ‘700 il fagiolo di Lamon era uno dei prodotti simbolo della sua terra come testimonia un saggio sull’agricoltura del Distretto di Feltre.
Nel 1993 è nato il Consorzio di tutela e nel 1996 è arrivato l’ambito riconoscimento Igp, che da allora accompagna il marchio della confezione del prodotto. Da “carne dei poveri” il Fagiolo di Lamon Igp è, dunque, diventato “cibo dei ricchi”, anche perché, sfatato il luogo comune di una presunta “povertà” organolettica, il prodotto è stato riscoperto come ingrediente di piatti importanti e componente di una dieta equilibrata.
Gli ecotipi
Con il termine Fagiolo di Lamon Igp si intendono i legumi provenienti da quattro ecotipi fondamentali di fagiolo borlotto. I tipi lamonesi (Spagnol, Spagnolit, Calonega e Canalino) sono fagioli borlotti variegati rossi derivanti dal borlotto di Vigevano. Il Lamon viene coltivato con metodi tradizionali, accuratamente selezionato e pazientemente lavorato. La zona di produzione della semente è limitata all’altopiano di Lamon e Sovramonte, in piccole aziende a conduzione familiare.
I Valori nutrizionali
I fagioli secchi sono uno degli alimenti i più completi e salutari. Dal punto di vista nutrizionale, un etto di fagioli secchi apporta una quantità di calorie simile a quella fornita da una bistecca di due etti.
Ottima fonte proteica, più della carne e del pesce, con una corretta percentuale di amidi e zuccheri, circa il 60%, i fagioli presentano, inoltre, un basso contenuto di grassi, principalmente insaturi, molto utili nella dieta.
Fonte notevole di vitamine del gruppo B, tra cui la vitamina B2 che protegge tessuti e vista, vitamina B3, B6 e PP. Contengono anche acido folico, importante per la formazione dei globuli rossi, oltre a betacarotene, vitamina C ed E. Particolarmente ricchi di sali minerali come calcio, magnesio e potassio. Presentano anche oligoelementi essenziali come ferro, rame, manganese, zinco e iodio. Grazie all’elevato apporto di fibre, solubili e insolubili, agevolano il transito intestinale e contribuiscono a ridurre l’assorbimento del colesterolo.
Le proprietà nutrizionali dei fagioli li rendono un alimento importante nella prevenzione di patologie come i tumori e alcune alterazioni cardiovascolari. Inoltre, l’abbondanza di antiossidanti, vitamine e minerali rafforza il sistema immunitario e contribuisce al benessere generale.
il Fagiolo di Lamon IGP si distingue non solo per le proprietà nutrizionali comuni a tutti i fagioli, ma anche per il suo sapore piacevole e delicato, per la polpa tenera e la buccia sottile, favorendo una più facile digeribilità rispetto ad altri tipi di fagioli, adatti anche a chi soffre di sensibilità digestiva.
La Fiera del Fagiolo di Lamon
A settembre Lamon dedica, ogni anno, una grande festa al suo prodotto simbolo e in tale occasione, normalmente il terzo week-end del mese, è possibile apprezzarlo in una varietà di piatti, dalle zuppe ai contorni, dai piatti principali alle insalate. Soprattutto nella tradizionale pasta e fagioli, il piatto più richiesto negli stand della piccola fiera bellunese.
Marinella Fagaraz, Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina Mediterranea