Il progetto del Refettorio Ambrosiano

Un teatro in disuso nel quartiere Greco di Milano diventerà un refettorio per i giovani a pranzo e per i poveri la sera. 

Il Refettorio Ambrosiano nasce dalle intuizioni dello chef  Massimo Bottura e del regista Davide Rampello, che da subito hanno coinvolto la Diocesi di Milano e in particolare la Caritas per tradurre in concreto questa originale idea di solidarietà alla quale si sono unite le eccellenze dell’arte, della cultura e della cucina.

In cosa consiste il progetto

Le eccellenze della cucina internazionale, dell’arte e del design sono state coinvolte dal curatore del palinsesto degli eventi Expo, Davide Rampello per rendere l’ambiente non solo accogliente, ma esteticamente ricercato e destinato a durare nel tempo.

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Il tavolo come oggetto ha sempre rivestito un ruolo simbolico di profonda importanza, da simbolo della storia pagana a quello della storia cristiana con il Cenacolo. La tavola è luogo di incontro, di confronto, di condivisione e di comprensione e accoglienza. Il tavolo diventa l’emblema del grande progetto di arte e solidarietà e a questo si sono ispirati gli ideatori del progetto per il  Refettorio Ambrosiano.

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Progetto di Italo Rota per il nuovo Refettorio Ambrosiano

Come funzionerà il Refettorio?

Il surplus alimentare dei padiglioni di Expo sarà utilizzato da quaranta chef di fama internazionale che cucineranno per i bisognosi, utilizzando le materie prime a disposizione. Per Bottura, l’iniziativa vuole combattere lo spreco del cibo ed inserirsi in una serie di “gesti sociali” volti a migliorare la società. Terminata la funzione prevista nel periodo di Expo, la struttura continuerà a svolgere una funzione sociale in uno dei quartieri multietnici della città.

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Le proteste degli abitanti del Quartiere Greco

Intanto nel Quartiere dove dovrebbe sorgere il Refettorio il neo costituito comitato di cittadini “Greco in Movimento per Greco” hanno scritto al cardinale Angelo Scola per comunicargli che sono contrari al progetto del Refettorio Ambrosiano con annessa Casa di accoglienza, da farsi nel loro quartiere.           «Con gli stessi soldi se ne poteva fare uno meno chic ma con più posti», sostengono in molti. Naturalmente precisano che «non si tratta di egoismo, ma Greco non è più in grado di sostenere altre iniziative soprattutto se imposte dall’alto come ora ha fatto la Caritas». I rappresentanti del Comitato spiegano che «aprire una mensa per i poveri e una casa di accoglienza ai lati di un oratorio e di un asilo nido, vicino a una scuola elementare, senza precauzioni per il mantenimento del decoro urbano e della sicurezza, potrebbe cagionare a Greco gli stessi disagi già sperimentati in altre zone».

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Tavolo del designer Antonio Citterio
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Tavolo del designer Alberto Mendini

 

Curiosità

Dieci minuti per venderli tutti, ma è solo l’inizio. I tredici tavoli d’autore realizzati da Riva 1920 su progetto di grandi designer a favore del Refettorio Ambrosiano Caritas, battuti all’asta martedì 16 da Filippo Lotti per Sotheby’s, sono stati venduti per un totale di 40.600 euro. Tra gli acquirenti diversi collezionisti e altri designer, oltre che «semplici» benefattori milanesi. Ogni tavolo potrà essere replicato in cinque esemplari, firmati dall’autore, e sarà acquistabile anche nelle prossime settimane tramite il sito www.refettorioambrosiano.it

Appuntamenti

Il 27 gennaio 2015 presso lo Spazio Sanpa, piazza Sant’Erasmo 3 Milano, alle ore 18.30, sarà inaugurata l’Esposizione del Refettorio Ambrosiano durante la quale sarà servito aperitivo e  degustazione.

Il ricavato dalla vendita dei tavoli verrà devoluto alla Caritas per la realizzazione e la futura gestione della mensa.

La mostra resterà aperta fino al 29 gennaio, ore 10-18

Mariangela Martellotta

Il progetto del Refettorio Ambrosiano

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