Sapienti lavorazioni del legno e preziosismo nei dettagli per una serie di arredi perfetta evocazione di un abitare classico e lussuoso capace di mantenere al tempo stesso un atteggiamento ironico e leggero: la nuova collezione firmata Fratelli Boffi è frutto della lunga tradizione ebanista dell’azienda, unita alla selezione di materiali ricercati ed eleganti rivestimenti.
Tra le novità spicca la poltrona a dondolo Sitlali, disegnata dal designer svizzero Philippe Bestenheider, che incarna perfettamente la filosofia dell’azienda dimostrando la capacità di reinterpretare gli arredi del passato con grande ironia ed ecletticità.
Sitlali s’ispira all’archetipo della sedia inglese, la sedia Windsor, una seduta concepita a fine ‘700 come arredo di campagna ed evolutasi nel corso dei decenni in diverse versioni, rimanendo ancora oggi un oggetto attuale, frutto di secoli di sapienza artigianale, dalle linee semplici ed eleganti.
Sitlali ripropone i valori che la sedia Windor ha conservato nel tempo e ne reinterpreta l’estetica con carattere e contemporaneità. Lo schienale, disegnato come un ventaglio di sottili bacchette sovrapposte, diventa il carattere distintivo del progetto. La medesima struttura a bacchette sovrapposte disegna anche la base della poltrona, componendo le gambe che terminano nelle curve del dondolo, creando un’unità costruttiva coerente e leggera. Viene presentata in due versioni differenti, di cui una con tinta bitonale. Il colore magenta scelto per la finitura, di forte impatto visivo e realizzata con diverse gradazioni più o meno coprenti, rivela ed esalta le venature del legno e al contempo mette in risalto le sovrapposizioni degli elementi.
Sitlali si rivela nella sua composizione un oggetto dal carattere scultoreo ma al contempo contraddistinto da un design essenziale, senza elementi di decoro complessi, quasi a evocare la pulizia puritana degli arredi Shakers dell’epoca. Un arredo che invita al relax, dove abbandonarsi a momenti di riflessione e spensierata quiete.
Altro inedito prodotto è il tavolo Archway, progettato dal designer argentino Cristián Mohaded, caratterizzato da linee pulite e forme armoniose, dove la ricchezza volumetrica viene esaltata dalla qualità dei materiali ma rinfrescata dalla combinazione delle essenze e dalla decorazione evocante l’armonia organica del mondo vegetale. La natura, da sempre elemento d’ispirazione dei progetti di Cristián Mohaded, disegna la decorazione del piano di Archway, esaltando il potere espressivo dell’intarsio con un appeal contemporaneo. Un tavolo dalle dimensioni importanti e dalle lavorazioni di alto pregio, celebrate dalle forme curvilinee e dalla ricchezza volumetrica.
In un armonico incontro di proporzioni policrome, le essenze betulla e mogano selezionate per il piano si fondono nel perimetro in mogano massello, valorizzate e accentuate dalla laccatura lucida brillante che rifinisce e protegge le lavorazioni. La stessa finitura lucida accentua l’andamento curvilineo della base, costituita da archi che salgono e ondeggiano, componendo una solida struttura. L’anello in ottone, posizionato all’interno delle gambe, rappresenta un’altra peculiarità di questo progetto, dove tradizione e contemporaneità si fondono rendendo Archway protagonista della sala da pranzo o dei living in contesti domestici o contract.
Concludono le novità le sedute Ciuffo, progettate del dipartimento di ricerca e sviluppo, un forte richiamo al mondo Fratelli Boffi. Nella coppia di poltroncine Ciuffo, realizzate in legno di mogano massello tinto, tradizione e contemporaneità dialogano attraverso le forme e i materiali scelti. Caratterizzate da una morbida onda che definisce lo schienale, dettaglio in grado di richiamare gli arredi del passato con un pizzico di ironia, e gambe leggermente arcuate dalla sinuosa morbidezza, le poltroncine Ciuffo sono concepite come coppia e realizzate insolitamente in versione destra e sinistra.
Seduta e schienale sono imbottiti per conferire alla poltroncina maggiore comfort. Rivestite in tessuto jacquard la cui decorazione disegna uno spazio dall’atmosfera celestiale in cui natura e architettura coesistono, dove cipressi, creature alate e forme metafisiche ricompongono i mondi visivi dell’illustrazione e della nitida geometria architettonica.