Italia vs Uruguay oggi h. 18:00 italiane.
A due partite dall’inizio di questo nostro mondiale 2014 il fermento è sovrano. Abbiamo gioito e poi abbiamo pagato. Ma qualsiasi sia il conto servito alla tavola nazionale possiamo sempre e sportivamente affermare che abbiamo egregiamente mangiato!
Nell’elegante cornice di Torino, storica città madre delle maggiori industrie automobilistiche italiane, un gruppo di amici radunatosi per l’evento sportivo discute sulla formazione della nazionale italiana sorseggiando un favoloso vino, il Barolo. Questo nettare rosso granato dai riflessi aranciati viene prodotto unicamente in vitigni di nebbiolo e rientra nella categoria dei vini più esclusivi. Dalle note inconfondibili di questa eccellenza vinicola piemontese prende corpo e sapore la cena che verrà servita in serata: il Brasato di Manzo al Barolo.
A distanza di 11.000 km a Montevideo, in Uruguay, altri giovani aspettano ansiosi il calcio d’inizio. La partita sarà decisiva per entrambe le squadre e nell’aria echeggiano schiamazzi in rioplatense, il dialetto popolare. Gran parte della nazione, 3.432.000 abitanti, sorseggia nell’attesa il caldo Mate, tipica bibita ricavata dall’infusione dell’omonima erba, servita in una piccola zucca con una cannuccia di metallo. Dalle cucine fuoriesce il delizioso profumo di un piatto tipico delle ricorrenze: il Bue alla Creola.
Sebbene il piatto tipico nazionale rimanga la Parillada, una grigliata mista di carne che si può gustare nelle tipiche trattorie chiamate Parillas, il Bue alla Creola rimane il piatto riservato alle grandi occasioni. Quale migliore ricorrenza per l’Uruguay di un Mondiale di calcio …
Brasato di Manzo al Barolo (per 6 persone)
1kg di polpa di manzo (sottopoletta o cappello del prete)
1 bottiglia di Barolo
1 cipolla
2 carote
2 coste di sedano
2 foglie di alloro
1 rametto di rosmarino
5 grani di pepe nero
3 chiodi di garofano
2 spicchi d’aglio
50 gr. di burro
Fecola di patate q.b.
Sale
Mettete la carne in una casseruola e versateci sopra una bottiglia intera di Barolo.
Aggiungete la carota, il sedano e la cipolla tagliati finemente, l’alloro, il pepe e i chiodi di garofano. Lasciate insaporire la carne nella marinata per almeno 24 ore girandola di tanto in tanto.
Togliete la carne dalla marinatura. Asciugatela e legatela con lo spago da cucina affinchè rimanga compatta in cottura.
Mettete a rosolare nel burro l’aglio e il rosmarino in una casseruola larga, unite quindi la carne facendola colorare su tutti i lati.
Filtrate il vino della marinata.
Salate la carne e continuate la cottura bagnandola con il vino filtrato. Coprite con un coperchio e fate cuocere a fuoco moderato per circa due ore fino a che il sugo non si sarà rappreso.
In questa operazione potete aiutarvi con la fecola di patate sciolta precedentemente in acqua.
Togliete lo spago e tagliate il brasato a fette. Servitelo caldo con sopra il sughetto del fondo di cottura.
Bue alla Creola (per 6 persone)
800 gr. di manzo (un taglio adatto alle lunghe cotture)
6 patate
3 cipolle
1 peperone rosso
1 peperone verde
3 pomodori maturi grandi
Origano q.b.
Olio
Sale e pepe
Scegliete un taglio di carne adatto a una cottura lunga e fatelo tagliare in un unico pezzo.
Lavate e tagliate tutte le verdure a fette non troppo sottili.
In una padella profonda versate l’olio e adagiate la carne.
Metteteci sopra le fette di patate, poi quelle di cipolla a seguire quelle dei peperoni e infine i pomodori. Spolverate con abbondante origano e aggiustate di sale e di pepe.
Coprite la padella e mandate la cottura a fuoco basso fino a quando la carne non risulterà cotta e le verdure tenere.
Tutto è pronto, i fuochi sono spenti. Dallo stadio di Natal si attende il fischio d’inizio dell’arbitro, il pastore Marco Antonio Moreno Rodriguez detto “Dracula”.
Due nazioni, due culture, due tradizioni , due mondi tanto diversi quanto simili in questa serata di inizio estate. Tutti uniti dalla stessa intramontabile speranza di venire, vedere, mangiare e vincere!