Un percorso attraverso la pittura, l’arte culinaria e l’amore per la natura: è questo il fulcro della mostra «Dinner with Jackson Pollock: ricette, arte e natura», presentata a Trieste – dopo la tappa romana al Vittoriano – dalla Missione Diplomatica degli Stati Uniti in Italia e dedicata al massimo esponente dell’Espressionismo astratto.
Visitabile fino al 10 gennaio 2016 presso la Sala “Attilio Selva”, al piano terra di Palazzo Gopcevic, la mostra fa parte di un progetto legato alla pubblicazione dell’omonimo libro, edito da Assouline, nel quale la fotografa Robyn Lea racconta in immagini la casa – oggi museo – dei coniugi Pollock, negli Anni Cinquanta. Attraverso la mostra, emerge un lato più umano di questa icona dell’arte contemporanea.
Nella casa di Springs, a Long Island, Pollock amava infatti ricevere i suoi ospiti e soprattutto cucinare per loro: nel cuocere al forno le sue specialità, pane e torte di mele, Pollock metteva la stessa passione che impiegava nel dipingere. E così, storie e curiosità sono raccontate nelle cinquantuno immagini esposte a Palazzo Gopcevic, immagini che Robyn Lea ha creato fotografando i piatti che un gruppo di chef ha realizzato a partire dalle ricette dell’artista.
Dopo aver scoperto le ricette scritte a mano da Jackson Pollock e dalla moglie Lee Krasner, la fotografa ha infatti stabilito una connessione tra ricette, arte e natura. Cibo e sostenibilità sono inoltre le tematiche sulle quali i coniugi costruirono la loro vita a Springs, in sintonia con i ritmi della natura.
La relazione con la natura si estendeva all’amore di Jackson Pollock per l’orto, per la pesca e per la ricerca di cibi freschi e selvatici: gli ingredienti per le loro ricette venivano spesso reperiti nelle foreste, negli oceani, nelle baie e nei ruscelli intorno alla loro casa. Una scelta in parte dovuta alla situazione economica difficoltosa, ma soprattutto al profondo rispetto per la generosità della natura.