La cucina professionale dentro le mura di casa: con questo proposito, Abimis ha debuttato al Salone del Mobile, portando con sé l’esperienza trentennale di Prisma nella grande ristorazione collettiva.

Il messaggio di Abimis è puntare sul fascino della perfetta funzionalità ancor prima che sulla proposta puramente estetica delle forme. Questo intento rende il concept progettuale, che sottende le sue cucine, ancora più significativo: non a caso, l’azienda lavora sul continuo perfezionamento dei modelli piuttosto che sulla sperimentazione di sempre nuove collezioni, legate a stili o tendenze in voga.

E lo stand scelto a Eurocucina esprime i termini di questa scelta concettuale, con due linee in mostra: Ego, con finitura in acciaio, rappresenta l’isola centrale, mentre Atelier, la novità 2016, è la collezione di riferimento della base appoggiata alla parete, con ante in rovere taglio sega, e delle colonne contenute nella nicchia, in paperstone.

Sia Ego che Atelier sono accomunate da una composizione in acciaio AISI 304 e dalla possibilità di essere realizzate interamente su misura, sia dal punto di vista dimensionale che da quello delle esigenze e dei movimenti dell’utente. Inoltre, i vani interni privi di fughe agevolano i lavori di pulizia, ottimizzando gli alti livelli di igiene.  Il profilo dell’anta differenzia i due modelli: in Ego è raggiata a filo battente, con maniglia curva e verniciabile; in Atelier, invece, è squadrata con o senza maniglia, personalizzabile con differenti finiture e materiali.

Completa il progetto di Abimis una libreria con struttura in acciaio e piani in rovere naturale con taglio sega, disegnata dallo studio Archea: si tratta di un mobile che non vuole proporsi come estensione delle categorie tradizionalmente affrontate dall’azienda, ma come un’appendice della cucina stessa.