La cultura del tartufo candidata a Patrimonio Unesco

La cultura del tartufo candidata a Patrimonio Unesco

La cultura del tartufo è ufficialmente candidata a diventare nel 2019 Patrimonio Immateriale dell’Umanità, su decisione a voto unanime della Commissione Italiana per l’Unesco.

«La decisione valorizza un prodotto tradizionale per tante aree rurali del nostro Paese, a partire dalla comunità di Norcia e delle zone del terremoto di Umbria, Lazio e Marche», afferma il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina.

cultura del tartufo unesco

La candidatura della cultura del tartufo nelle liste Unesco coinvolge direttamente tutte quelle comunità italiane che hanno fondato parte della propria tradizione agricola su questo frutto della terra: non è un caso, inoltre, che a promuovere la candidatura sia stata la comunità di Norcia.

Nell’invio della documentazione a Parigi, la Commissione ha dato mandato ai Ministeri dei Beni Culturali e delle Politiche Agricole di sottolineare l’importanza agricola nei territori colpiti dal terremoto e della tradizione del tartufo.

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«Grazie a questo percorso tutte le Città del Tartufo sono diventate più consapevoli dei valori culturali, dei saperi e delle pratiche legate alla “cerca” nel rapporto uomo-natura e uomo-cane, della necessità di trasmetterle alle generazioni future e di salvaguardare questo patrimonio», spiega Antonio Degiacomi, presidente del Centro Nazionale Studi Tartufo.

Attualmente, nella lista del Patrimonio Immateriale Unesco è ora in corsa L’arte dei pizzaiuoli napoletani, con valutazione prevista nel corso del mese di ottobre 2017, mentre, dal 4 all’8 dicembre 2017, a Seul sarà noto l’ingresso o meno della pizza nella prestigiosa lista Unesco.

La cultura del tartufo candidata a Patrimonio Unesco

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