Il linguaggio formale delle collezioni 2018 di Visionnaire punta verso il rinnovamento e la trasformazione, concentrando la propria essenza sul concetto di “respiro”, sulla ricerca di equilibrio tra materia e forma, tra passato e contemporaneità, richiamando ambienti simbolici e meditativi.
Pieni e vuoti come diaframmi ossigenano lo spazio circostante e trovano la loro espressione e preziosità nei metalli, nelle essenze, nei marmi, così come nella pietra o nel cuoio, rivelando nei colori e nelle sfumature, ispirate alle tonalità della terra e delle foreste, l’autentico protagonista delle collezioni Visionnaire: la natura.
«Uno spettacolo cinematografico che mi interessava ricreare nella nuova collezione – afferma Eleonore Cavalli art director del brand – una vertigine a livello visivo, talmente ricco di sfumature e contrasti da risultare spesso sorprendente, fluido ed emozionante. Non c’è infatti bisogno di scomodare chissà quali simbolismi se ci si lascia trasportare dalla poesia e dalla forza delle immagini».
L’artigianalità è il valore su cui Visionnaire continua a puntare per distinguersi: prodotti con contenuto tecnico sintetizzato in un linguaggio di forte personalità, ispirato alle suggestioni delle arti visive, degli elementi naturali, con uno sguardo allo stile d’Oriente.
Anastasia Chair design by Tapinassi-Manzoni – Visionnaire
Leggere proprio come un respiro, le sedute Anastasia, disegnate da Tapinassi-Manzoni, avvolte nel cuoio sapientemente lavorato, esprimono la propria natura dinamica in linee sinuose e mosse senza soluzione di continuità. Composta da sedie e poltroncine accoglienti ed eleganti, la serie Anastasia unisce in un unica formula stile e comfort: bordi e cuciture sono studiate per sottolineare l’appartenenza del prodotto all’alta tradizione della manifattura italiana interpretando al meglio un materiale naturale come il cuoio.
Astrid Chair e Kerwan Dinig Table design by Alessandro La Spada – Visionnaire
Il dining si veste di suggestioni artistiche e naturali con il tavolo Kerwan e la sedia Astrid, entrambi opera di Alessandro La Spada.
Attento all’armonia delle forme e alla precisione dei dettagli tecnici, il designer ha ideato per Visionnaire una collezione unica e suggestiva, che predilige materiali solenni come il metallo e il marmo.
Proprio quest’ultimo caratterizza il Dining Table Kerwan, un sorprendente mix di geometrie, dove il top si declina in una singola ed essenziale lastra di marmo “invisible grey”, mentre alla base la curvatura del pregiato materiale avvolge con eleganza il basamento su tre lati, dando vita a una suggestiva contaminazione tra acciaio e pietra: i due materiali messi in tensione da curvature concave e convesse compongono un unico elemento bifronte, mentre la superficie specchiante dell’acciaio curvato riflette l’ambiente circostante con effetto optical.
Astrid, ispirata alla botanica, sembra accogliere tra le sue “foglie” che si spiegano a formare seduta e schienale, sorrette da sottili e slanciati sostegni in alluminio spazzolato a mano e poi dorato, del tutto simili a “radici”.
Panca e Consolle Ekos design by Alessandro La Spada – Visionnaire
Alessandro La Spada realizza per Visionnaire anche la panca e la console Ekos, dal design scultoreo, frutto di un’accurata lavorazione artigianale.
La panca imbottita presenta una seduta lineare rivestita in pelle o tessuto e un basamento in acciaio inox lucido curvato, con elementi laterali in marmo massello a forma concava, mentre la console Ekos è caratterizzata dall’etereo ripiano in cristallo che si trasforma in suggestiva base d’appoggio sul top in marmo concavo, facendo apparire sospesi gli oggetti riposti.
Thamos Cabinet design by Alessandro La Spada – Visionnaire
Completa il catalogo di novità firmate Alessandro La Spada il mobile contenitore Thamos, con quattro ante, dalla pregiata struttura in legno con fianchi concavi e top in essenza, dotato di illuminazione interna a led sotto-top. Un volume alternato da pieni e vuoti in grado di esaltare le venature lignee e i profili metallici, progettati per disegnare un morbida cornice perimetrale che “sfuma” senza interruzioni verso l’interno.
Tanya Chair e Jason Dining Table design by Roberto Lazzeroni – Visionnaire
Il design sperimentale dell’architetto Roberto Lazzeroni, ispirato all’arte concettuale e al Radical Design, dà vita a una serie di creazioni contaminate dal sapiente equilibrio tra antico e moderno, senza eccesso di sobrietà nelle linee geometriche, né tantomeno ridondanza estetica.
Per la sedia Tanya l’ispirazione è da ricondursi al design nordeuropeo e all’universo automotive. Le gambe in alluminio, in antracite metallizzato satinato, sembrano sorreggere una seduta pagoda quasi sospesa. Una realizzazione tecnicamente complessa, che ha necessitato di uno stampo a iniezione per scocca e gambe.
Mix di eleganza e richiami architettonici, il tavolo Jason richiama sin dal primo sguardo la pulizia e l’essenzialità del design giapponese. La sua peculiarità risiede nella lavorazione curva della base e in quella del top a tre marmi, declinato nelle qualità invisible grey, verde rameggiato e rosso levanto, tre materiali dalle differenti consistenze fatti convivere alla perfezione su un unico piano.
Nomos Cabinet e Nomos Bar Cabinet design by Roberto Lazzeroni – Visionnaire
La gamma di nuovi pezzi per il dining è completata dal cabinet e dal cabinet bar Nomos, disegnati da Lazzeroni. Tutta la famiglia di prodotti Nomos presenta fasce curve, superfici lisce e masselli lavorati di scolpitura. La superficie esterna è realizzata con profili a rilievo e finitura in laccato lucido o in pelle, mentre il top è rivestito in marmo, inserito in una cornice sagomata in legno massello di rovere con finitura nera a poro aperto. La base conica è in legno nero con un profilo inferiore in metallo satinato e l’interno dei cassetti declinata in essenza rovere nero con interno in microfibra nera.