La moda del Tiny Food: il cibo si fa bonsai

Una nuova moda spopola sulle tavole del Giappone e degli Stati Uniti: nota come tiny food o mini food, si tratta di vero e proprio cibo bonsai. A essere realizzati sono infatti piatti al di sotto dei 3 centimetri di diametro, elaborati alla perfezione come gli analoghi in dimensione standard: un gusto più per gli occhi, che per saziare lo stomaco, viste le minute dimensioni.

Come racconta il Sole 24 Ore, il Giappone è il pioniere di questa nuova tendenza, dove si realizza tiny food di ogni genere: dai gamberi in tempura, alla tiny pizza, dal pancake al miele, dal sushi al tacchino arrosto, ce n’è davvero per tutti i gusti. Anziché le uova di gallina si utilizzano quelle di quaglia e gli ingredienti sono di primissima qualità, nonostante le minuscole quantità.

Per servire, si usano le pinzette invece dei mestoli, mentre la fiamma della candela alimenta i mini fornelli. In Giappone non mancano negozi online che producono e vendono pentole, coltelli e cucine attrezzate, ovviamente in versione minuscola: un vero e proprio business, che a New York ha portato all’apertura di un tiny caffè che propone piccoli piatti venduti dai 4 ai 25 dollari.

E l’idea è così stuzzicante che una società californiana dedicata a video di cucina, Tastemade, ha dedicato al tiny food addirittura una serie web da 50 episodi, in cui protagonista è la food stylist Hannah Aufmuth, che di miniature gastronomiche è esperta.

Non mancano poi i “guru” sui social, espertissimi di tutto ciò che è cibo bonsai, come la danese Celine Hedegaard, che vanta oltre 4 milioni di followers per i suoi video. I canali youtube dedicati al tiny food sono infatti molteplici: tra questi Miniature Space, Mimine Mini, Pocket Resort mostrano la delicata e minuziosa arte creativa di abilissimi chef esperti in miniature.