La romantica Strada del Vino in Alto Adige

Incastonata tra le bellezze paesaggistiche del parco naturale del Monte Corno, la Südtiroler Weinstrasse, la Strada del Vino dell’Alto Adige, è un percorso sensoriale che si snoda tra le alture nei dintorni di Bolzano. Cinquanta chilometri da Salorno a Nalles da vivere respirando l’inebriante profumo dei vini che in queste zone trovano i loro terroir d’elezione.

Percorrere queste vallate è sempre una grande emozione: davanti agli occhi scorrono lentamente, curva dopo curva, gli scorci incontaminati delle valli accarezzate dal dolce scorrere del fiume Adige e strette nel forte abbraccio delle imponenti vette alpine. Proprio qui, nei territori incontaminati della Strada del Vino dell’Alto Adige, i Romani furono tra i primi a conoscere i segreti di una tradizione vinicola millenaria, forte del connubio vincente tra suoli dalle caratteristiche peculiari e condizioni climatiche uniche nel nostro Paese. Il Vino in Festa – il grande festival enogastronomico che per sette settimane anima le cantine della Weinstrasse – consente di unire alle visite dei migliori produttori locali anche serate di festa e incontri pensati ad hoc per raccontare ai wine lovers la storia e le curiosità di un territorio denso di fascino e tradizioni.

Strada del Vino

Il nostro viaggio ha inizio da Cortina sulla Strada del Vino, piccolo comune situato nel cuore della Bassa Atesina. Nella piana che circonda il paese, Peter Zemmer cura personalmente il lavoro nell’omonima cantina di famiglia, inaugurata nel 1928. Il microclima alpino e il suolo calcareo, di concerto con l’Ora del Garda – il vento secco e fresco che si leva in tutta la zona nel pomeriggio, spirando dal lago verso Merano e Bressanone – donano ai vini della tenuta un sapore deciso e un aroma intenso.

Dall’invecchiamento in grandi botti di rovere o in piccole barriques nascono grandi nettari come lo Schiava gentile Doc – ottenuto da diverse varietà di schiava, vitigno tipico dell’Alto Adige, dal colore rosso rubino e dal delicato sentore di mandorle amare – e il Pinot grigio – un vino fresco dalla spiccata aromaticità con note di pera e melone maturi, adatto ad accompagnare antipasti di pesce e carni bianche.

Strada del Vino

Proseguendo per qualche chilometro in direzione nord lungo la provinciale Strada dei Vini, sulla destra si apre davanti agli occhi il bacino del Lago di Caldaro, lo specchio d’acqua più esteso dell’Alto Adige, molto ventoso e per questo ben noto agli appassionati di vela e windsurf. Caldaro, la seconda tappa del nostro itinerario, è una cittadina dallo stile architettonico tipico dell’Oltradige, l’Überetscher Baustil – singolare commistione di istanze derivanti dallo stile gotico proprio del Nord Europa e di influenze rinascimentali caratteristiche della parte meridionale del continente. È conosciuta nella zona per ospitare le rovine della chiesetta di San Pietro, tra le più antiche dell’Alto Adige, raggiungibile percorrendo il Sentiero della pace che, con ripide scalinate e passerelle, attraversa la gola Rastenbachklamm.

La gola Rastenbachklamm
La gola Rastenbachklamm

Ricavata dal sottosuolo in pietra naturale, la sala di invecchiamento della cantina Elena Walch è testimone di una storia secolare che racconta ogni anno attraverso i frutti dei due vigneti principali della proprietà, Kastelaz e Castel Ringberg. Il primo, sovrastante il paese di origine di Elena Walch, Tramin, si distingue dagli altri vigneti della zona – tipicamente esposti a est o a ovest – per la sua esposizione verso sud. Questo aspetto consente alle vigne terrazzate impiantate a Gewürztraminer, Merlot e Pinot bianco una maturazione ottimale, capace di offrire vini di grande spessore. Il vigneto di Castel Ringberg, invece, con i suoi 20 ettari di estensione, è il più vasto della regione e ospita la principale tenuta della proprietà, un castello eretto nel 1620 dalla dinastia imperiale asburgica.

Castel Ringberg
Castel Ringberg

Tra le eccellenze della cantina, si consiglia di assaggiare la cuvée Beyond the Clouds, un bianco dalle complesse e raffinate sfumature aromatiche di frutta esotica, ottenuto da vitigni chardonnay e vincitore, nel 2008, dei Cinque Grappoli di Bibenda. Tra i rossi 100% merlot, invece, il Merlot Riserva Vigna Kastelaz unisce all’intenso color porpora un aroma che spazia dai frutti rossi, al ribes nero, al tabacco tostato.

Strada del Vino

Dall’unione, avvenuta nel 1986, tra le storiche cantine sociali Erste e Neue – nate rispettivamente nel 1900 e nel 1925 – nasce Erste+Neue. I suoi vigneti abbracciano le colline circostanti il Lago di Caldaro, si spingono fino ai ripidi pendii della Trockentales – la Valle Secca modellata durante l’ultima era glaciale – e toccano le calde pendici del Putzmauer mitigate dalle brezze lacustri.

Strada del Vino

Dopo un’attenta selezione dei grappoli, il vino grezzo viene lasciato maturare in legno o in acciaio nella suggestiva barricaia Puntay, il cui soffitto a botte è opera dell’artista altoatesino Robert Scherer che lo ha dipinto con un susseguirsi di figure al confine tra il racconto biblico e quello mitico. Dall’invecchiamento si ottengono vini di pregio, tra cui il Puntay Lagrein Riserva – dal vitigno autoctono lagrein, affinato in barrique e dal gusto pieno e persistente con sentori di more e ciliegie – e lo Stern Sauvignon – un bianco dal colore giallo paglierino brillante, con un bouquet elegante e una notevole struttura, ideale da accompagnare a piatti speziati.

Strada del Vino

A Bolzano una sosta è d’obbligo nella tenuta Schmid Oberrautner, la cantina più antica del capoluogo situata a soli 3 chilometri dal centro città, in località Gries. La famiglia Schmid gestisce questa cantina dall’anno della sua fondazione, nel 1365, più di 19 generazioni fa. Nei suoi 9 ettari di vigneti – che danno ogni anno circa 96.000 bottiglie – il sistema di coltivazione tradizionale a pergola si alterna a quello a tralcio rinnovato, garantendo ai prodotti finiti un’ampia varietà di aromi e di strutture.

Strada del Vino

Il Santa Maddalena – Steinbauer della tenuta Schmid Oberrautner è un rosso fermentato in legno ottenuto da un blend di schiava e lagrein, dal gusto rotondo e delicato accompagnato da intense note di viola e mandorla. Fa invece parte della Linea Premium il Lagrein di Gries “Villa Schmid”, un 100% lagrein maturato nel rovere, dal colore rosso granato e dai decisi aromi di frutta essiccata.

Strada del Vino

Dall’amore per la viticoltura di una delle famiglie storiche di Bolzano, i Rottensteiner, nasce nel 1956 la cantina Hans Rottensteiner. I 10 ettari di vigneti di famiglia più gli altri 85 curati da contadini affiliati sono la culla per la produzione delle 13 etichette della cantina, tra le quali spiccano i due vini tipici del terroir bolzanese, il Santa Maddalena e il Lagrein. Non di proprietà della famiglia ma strettamente legato alla sua storia è il maso Premstallerhof: qui le uve sono coltivate dagli attuali proprietari, gli svizzeri Georg e Gertud Vogel, secondo i dettami della biodinamica per ottenere dei vini di altissima qualità lavorando in massima armonia con la natura.

Strada del Vino

La collaborazione tra i Rottensteiner e i Vogel ha permesso, nel corso degli anni, un notevole sviluppo della cantina, in Italia e all’estero. Oggi, tra i vini di maggior pregio prodotti dalla Hans Rottensteiner, una nota speciale merita il St. Magdalener Classico Doc Premstallerhof, ottenuto dall’unione di uve schiava e lagrein coltivate a pergola: un intenso rosso rubino per un vino dalla buona persistenza e dall’aroma fine di viola e ciliegia, da abbinare anche alla selvaggina e ai formaggi non troppo piccanti.

Strada del Vino

Qualche altro chilometro in direzione nord e si giunge a Terlano, famosa nel Medioevo per le sue miniere d’argento: una volta estratto, il minerale veniva trasportato verso sud sfruttando le correnti del fiume Adige. Oggi il piccolo comune è una tappa irrinunciabile lungo la Strada del Vino dell’Alto Adige grazie alle tante cantine che animano la zona. Tra queste, la Cantina Terlano è una cooperativa di produttori che conta 143 soci operanti su 165 ettari di vigneti. Specializzata nei bianchi – coprono circa il 70% della produzione complessiva – ha recentemente ampliato la zona di invecchiamento investendo anche su un’architettura esterna che rendesse omaggio al porfido rosso, la roccia tipica della zona in grado di conferire ai vini specifiche proprietà organolettiche.

Strada del Vino

Caratteristica della Cantina è la longevità di alcuni suoi vini: appuntamento immancabile per gli appassionati è, infatti, quello con il vino raro dell’anno, maturato più a lungo sui lieviti fini secondo il metodo Stocker. Tra questi, lo Chardonnay 2000 – un bianco dal retrogusto morbido ed elegante ma allo stesso tempo estremamente carico e profondo, Cinque Grappoli Bibenda nel 2014 – e il Pinot Bianco 2002Cinque Grappoli Bibenda nel 2015, dalle note aromatiche di camomilla, melissa, caco e albicocca essiccata.

Strada del Vino

La Strada del Vino dell’Alto Adige è un percorso sensoriale ricco e affascinante, che accompagna gli amanti del nettare degli dei attraverso le cantine migliori del Südtirol senza rinunciare alle bellezze paesaggistiche di un microcosmo incontaminato. Visitare la Weinstrasse in questo periodo significa anche addentrarsi negli eventi più tipici in programma per il decimo anniversario di Vino in Festa: dalla scoperta dei vini più freschi da abbinare a una prelibatezza culinaria regina di questi territori come l’asparago (famoso soprattutto quello di Terlano, Vilpiano e Settequerce), alla degustazione di vini ottenuti da vitigni storici come il Blatterle, il Fraueler e il Versoaln in programma questo sabato al Museo del Vino di Caldaro.

Sara Stopponi

Photo credits: cantina Kurtatsch, EOS_Flan, cantina Peter Zemmer, cantina Elena Walch, EOS_Florian Andergassen (per la cantina Erste+Neue), cantina Schmid Oberrautner, cantina Hans Rottensteiner, Udo Bernhart (per la Cantina di Terlano)

La romantica Strada del Vino in Alto Adige

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