Iniziamo il nostro tour enogastronomico dalla parte nord della Sardegna ovvero Sassari. A prima vista può sembrare un antico borgo dove il tempo sembra essersi fermato ma camminando nelle sue stradine si possono notare diverse contaminazioni moderne anche se le tradizioni culturali sono rimaste le stesse. Dopo una lunga passeggiata nel corso arriviamo alla Chiesa della Trinità in cui compare la maestosa Fontana del Rosello, formata da marmo bianco e nero. A Sassari una delle tante specialità culinarie sono le monzette, delle lumache cotte in vari modi come nel camino oppure in salsa verde. Ma la vera prelibatezza gastronomica del posto è la cordula, delle interiora di agnello intrecciate e poi rosolate sul braciere. Il dolce che si trova ad ogni festività sarda, invece, è sicuramente l’amarettus composto da mandorle e limoni.
Ora iniziamo ad avvicinarci all’entroterra ed arriviamo nei luoghi più vicini a Nuoro. Qui oltre a cambiare paesaggio, costituito da montagne e prati, cambia anche la tradizione culinaria prevalentemente formata da carne di pecora e formaggi. Un modo saporito ed irresistibile per cuocere la carne di pecora è quella di unirla a delle patate e cipolle bollite con del pane bagnato nel brodo. Come ignorare poi, proprio nella sua terra d’origine, il fiore sardo conosciuto anche con il nome di casu ruju, un formaggio di pecora a pasta cruda buonissimo anche mangiato da solo.
Per degustare gli antichi sapori del mare spostiamoci a Cagliari, città di contrasti in quanto circondata da mura medievali e apprezzata soprattutto per le sue immense spiagge. La Fregula con cocciula è un primo piatto che si può mangiare in tutti i ristoranti della zona composto dalla famosa fregola sarda condito con un sughetto di vongole.
Per bere del vino unico ci incamminiamo verso Oristano in cui viene prodotta la Vernaccia chiamata anche nettare degli dei per le sua versatilità.
Arrivati ad Alghero proviamo la famosissima Aragosta alla catalana, un piatto semplice formato da materie prime fresche quali olio, aceto, cipolle e naturalmente l’aragosta.
Attraverso i cibi sardi possiamo scoprire la storia del paese, le sue tradizione e la lunga cultura che ancora oggi caratterizza una regione ricca di sorprese.
Elisabetta Pacifici