L’agricoltura parla hi tech: nascono i contadini informatici

Pc, drone, gps tra gli attrezzi degli artigiani della terra, utili per misurare il perimetro e l’area del campo. Vanga, zappa e trattore volgono al tramonto.                                                                                               

Nelle campagne italiane dal 2010 si registra un cambiamento di tendenza: molti giovani al termine dei loro studi riscoprono un vecchio mestiere e cominciano a interessarsi alla terra rivivendone tutto il fascino con un occhio rivolto al futuro. Questi contadini 2.0 si dimostrano estremamente aperti all’impiego di nuove tecnologie con il risultato di un comparto sempre più giovane e dinamico rispetto al passato. Negli ultimi anni l’agricoltura si è dimostrata l’unico settore in crescita pronto a offrire opportunità di lavoro, secondo l’indagine svolta da Confagricoltura, che sottolinea come nelle ventiquattro facoltà di agraria degli atenei italiani gli iscritti siano aumentati del 50% rispetto ai dieci anni precedenti. Si apre così l’era dellagricoltura di precisione. Da un’agraria caratterizzata negli anni dalla quantità si punta oggi sempre di più sulla qualità con un sensibile aumento di profitto per le aziende unito al miglioramento sia della gestione che della sostenibilità ambientale: sfruttamento delle risorse idriche, gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi, prevenzione dei suoli e uso più efficiente dell’acqua.                    Drone contadino

Molte le aziende che si stanno specializzando in macchinari per il settore agricolo, come Italdron di Ravenna, che ha prodotto Agrodron, un drone contadino utilizzato nella lotta biologica ai parassiti, dotato del Proximal sensing: l’attività di monitoraggio prossimale o a contatto con le piante e il suolo, in grado di rilevarne proprietà e variazioni. Il velivolo trasporta un kit-spargitore, un contenitore capace di spargere automaticamente in volo sui terreni prodotti per l’agricoltura, ma anche capsule di cellulosa contenenti le uova di un insetto in grado di contrastare la diffusione della piralide, un lepidottero (parassita) letale per intere coltivazioni. L’aeromobile dal peso di 5 kg, può coprire fino a dieci ettari di terreno l’ora,raggiungendo un’altezza di venti metri con un’autonomia di venti minuti.  Il suo utilizzo consente di sostituire l’uso dei trattori per i trattamenti, riducendo sensibilmente il danno alle colture e con zero impatto ambientale, inoltre incrementa la velocità e la precisione di applicazione. Questa tecnologia trova largo impiego in agricoltura, come evidenzia l’agronomo e manager della Tek Wear Bruce Rasa, chiamato a testare i Google Glass prodotti da Google, famoso motore di ricerca da anni occupato nella sperimentazione della tecnologia in campo agricolo. L’innovazione di questi piccoli computer portatili, in forma di occhiale, è la realtà aumentata tramite la quale si potenziano le percezioni sensoriali con il mondo circostante.

Google Glass

Le informazioni vengono proiettate sulle lenti attraverso un hardware che risponde a dei comandi vocali e a un touch pad inserito sulla montatura. Questo mini display, usando la funzione di riconoscimento immagini, è in grado di identificare la tipologia della pianta e con immediatezza visualizzarne il rimedio opportuno. I Google Glass consentono inoltre di girare video, scattare foto ed effettuare ricerche su internet rimanendo consapevoli di quanto accade intorno.

Google Glass

Con questi speciali occhiali, utilizzabili da chiunque e ovunque,un agricoltore è in grado di comunicare a distanza sia con un agronomo, al fine di diagnosticare una possibile malattia della pianta, che con uno specialista tecnico per risolvere problemi alle attrezzature. I Google Glass sorvegliano a distanza il bestiame al pascolo, monitorano in lontananza le condizioni del suolo e della coltivazione, permettono di distinguere non solo le specie coltivate, ma anche le varietà presenti in una determinata unità colturale applicando i prodotti fertilizzanti ed i concimi più adatti e attuando le tecniche di irrigazione più opportune

Google Glass

Un aiuto alle coltivazioni Indoor è fornita dall’OpenAg progettato da Caleb Harper, un centro dati digitale per il clima rivolto alle coltivazioni indoor. Secondo il ricercatore del MIT Media Lab, il futuro dell’agricoltura risiederebbe nelle fattorie urbane, dove verrebbero coltivate piante in ambienti controllati vicino ai consumatori. In questo modo la produzione di cibo sarebbe sempre disponibile e meno esposta agli agenti inquinanti, ai cambiamenti climatici, o ai pesticidi. Un team selezionato di ingegneri, architetti, urbanisti, economisti e scienziati capitanati da Harper lavorano a questo progetto con l’obiettivo di sviluppare sistemi agricoli urbani per internet ad alte prestazioni, una sorta di Wikiplants capace di utilizzare le informazioni tra tecnologia ed agricoltura con accesso gratuito ai dati. Un database online contenente tutte le informazioni necessarie per affrontare la crescita di una coltivazione in condizioni perfette. La tecnologia finalizzata allo sviluppo qualitativo e produttivo delle aziende agricole si traduce in una realtà in evoluzione.

Francesco Rosati

L’agricoltura parla hi tech: nascono i contadini informatici

Cucine d'Italia consiglia