Lampade da terra: 7 idee arredo

Molto più che semplici oggetti funzionali, le lampade da terra costituiscono ormai un elemento d’arredo imprescindibile per la zona giorno, in grado di conferire eleganza e unicità all’ambiente. Ecco 7 idee arredo.

Diadema Vetreria Vistosi

Il cristallo in tutta la sua purezza illumina di classe ed eleganza la lampada Diadema di Vetreria Vistosi: un sistema di illuminazione basato sul singolo elemento della canna in puro vetro. Combinando canne di diverse dimensioni, la luce si riflette e si trasmette in una sensazione di movimento. La montatura metallica permette numerose varianti e ampi margini per versioni su misura, sempre a scomparsa, grazie al sistema di fissaggio ideato appositamente per questo modello.

www.vistosi.it

Arco Flos

Realizzata nel 1962 da Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Arco è una lampada geniale, icona tra le più imitate nella storia del design. La genesi di Arco ha stimolato le più svariate interpretazioni, un esperimento in cui Flos ha creduto da subito senza esitazione, creando così un ‘classico’ di sempre.

Questo progetto visionario, sintesi di ingegno, semplicità e perfezione, è nato dall’esigenza di realizzare una lampada a sospensione che proiettasse la luce sul tavolo senza richiedere fori nel soffitto.

La pesante base in marmo bianco di Carrara altro non è che un contrappeso per sostenere il grande arco metallico, ispirato a un lampione stradale. E il foro, praticato nel baricentro della base, non è stato concepito come decoro ma come accorgimento per sollevare la base con facilità.

Dalla base in marmo emerge un arco in acciaio inossidabile, notevole per le sue straordinarie dimensioni e rendendo Arco un mix di materiali sorprendenti: il marmo, materiale tradizionale, si abbina perfettamente alla modernità dell’acciaio. Una lampada unica dalle dimensioni XXL, in grado perfettamente di sostituire una sospensione, se posizionata sopra un tavolo. Lo stelo telescopico permette inoltre di regolare l’altezza del diffusore.

Vi. F Catellani & Smith

Vi. è definita da una struttura a doppia asta, rivelandosi un modello molto significativo del percorso artistico di Catellani & Smith. Dalla versione precedente, Vi. acquisisce le linee sottili e decise con due aste che dalla base si diramano verso l’alto, sostituendo la finitura nickel di un tempo con tonalità bianco o nero per un’immagine più contemporanea.

Tra le varianti della linea Vi. spicca la versione da terra Vi. F, realizzata in metallo, con sfere in ottone alla sommità di entrambe le aste che contrastano ed evidenziano la tonalità nera intensa della struttura e danno ancora più luminosità alla versione in bianco. La particolarità di questa lampada, con un’altezza di circa 189 cm e base circolare, risiede nello schermo semi-cilindrico orientabile che racchiude al suo interno un COB LED a bassa tensione di ultima generazione.

Lo schermo si presenta come un componente ‘indipendente’ della lampada che si incastra tra le due aste grazie alla presenza di due magneti, l’uno posizionato nella parte interna delle sfere in ottone, l’altro su entrambi i lati del semi-cilindro. Rispettando le polarità, lo schermo si inserisce quindi tra le estremità delle aste per poi essere ruotato a 360° e ottenere la direzione luminosa desiderata.

Polka Fabbian

Fabbian propone idee che plasmano la luce attraverso la continua ricerca su materiale e tecnologia: sì al vetro, mappatura genetica dell’azienda veneta, ma anche a materiali alternativi, innovativi, che rendono l’illuminazione parte attiva dell’arredamento, grazie alla visione creativa dei designer selezionati.

Tra le ultime novità ecco Polka, disegnata da Meneghello Paolelli Associati, che reinterpreta lo stile anni 60/70 in maniera nuova e leggera. La collezione Polka nasce prendendo ispirazione da alcuni classici delle lampade da terra anni 60/70 proposte però in modo inedito, dando vita a una inedita tipologia di luce grazie all’impiego di materiali, finiture e tecnologie innovativi.

Polka è composta da due elementi, lampada e supporto, nati in contrapposizione formale e materica, che cercano un punto di dialogo e di equilibrio. Il diffusore è formato da un disco plastico stampato in rotazionale, adatto anche agli ambienti outdoor, la cui circonferenza risulta “schiacciata”, creando uno scasso sulla sua mezzeria che gli permette di interagire con il supporto.

Il supporto, sottile come uno stelo, è un tubolare in acciaio inox verniciato che svolge la funzione di sostegno della lampada e di isolamento del cablaggio. Lo stelo si trasforma in un vero e proprio binario sul quale si innesta il diffusore. Il focus del progetto è dunque il punto di unione tra questi due elementi, nascosto quasi magicamente dai gusci del diffusore.

www.fabbian.com

Aurora Kreoo

Dall’incontro tra marmo e vetro di Murano nasce Aurora, la collezione di Kreoo realizzata in collaborazione con il designer e architetto veneziano Enzo Berti.

Come esprime il suo stesso nome, il concept di progetto rievoca la magia del sorgere: una fonte di luce nasce inaspettatamente, come il sole sul mare, e lega tra loro non solo due materiali diversi, ma concetti antitetici come trasparente e opaco, pesante e leggero, forme concave e convesse.

L’onice, con le sue preziose sfumature, segna il principio di questa famiglia di prodotto, comprendente le lampade da terra Magika e Litia, costituendo la base dei corpi illuminanti e contenendo la sorgente a led che ne smaterializza le venature, permettendo dunque l’unione quasi alchemica con il vetro, soffiato a bocca secondo l’antichissima tradizione artigiana della laguna veneta.

Il vetro di Murano si offre quindi come diffusore: è proposto nella versione trasparente, fumè o in altre ricercate finiture – come l’effetto a piccolissime bollicine d’aria- che ne accentuano ulteriormente la lavorazione. La sua forma è curvilinea ed è disegnata, nelle due proposte Magika e Litia, come una bolla morbida, leggermente ovale e forata sulla sommità per permettere la fuoriuscita della luce.

Il vetro dalla forma convessa viene contrastato dall’onice – bianco, miele o grigio – con sagome concave che caratterizzano le diverse basi di Magika: qui, il marmo naturale sembra rarefarsi gradualmente, e la sua sommità si accende, diventando permeabile e brillante sotto l’effetto della luce. In Litia, invece, l’onice prende la configurazione di un ciottolo levigato sopra il quale è posata la sfera di vetro, che sembra sospesa in una situazione di eccezionale equilibrio.

www.kreoo.com

Grand Collier Italamp

Una affascinante collezione di lighting design dove domina l’elemento del cerchio, figura evocativa e ricca di significati: ecco le nuove e raffinate lampade firmate Italamp.

Tra le creazioni spicca Grand Collier, disegnata da Marc Sadler, una lampada da terra con diffusore in vetro soffiato bianco, dove la materia vetrosa sembra farsi viva nelle curve e insenature che ricordano le decorazioni di un prezioso pendente.

www.italamp.com

ALICANTO FontanaArte

Alicanto FontanaArte

Il suo nome discende dalla mitologia cilena, da un uccello notturno capace di illuminare la notte: la lampada Alicanto di FontanaArte, disegnata da Francesco Librizzi.

Si dice infatti che questo volatile abiti nel deserto di Atacama e che abbia la peculiarità di nutrirsi esclusivamente d’oro e d’argento. La favola narra che la sua alimentazione lo renda incapace di volare ma faccia risplendere le sue ali di riflessi dorati. I minatori, vedendo la sua luce nel buio, l’avrebbero seguito e avrebbero così trovato l’oro.

È dunque l’immagine di questo uccello, sul punto di prendere il volo ma ben saldo a terra, ad aver suggerito l’ispirazione quando si è trattato di trovare il nome di una nuova lampada caratterizzata da un leggero sbilanciamento in avanti: la sua forma ad arco è tutta proiettata per portare la luce, quasi a “porgerla”, il più lontano possibile.

Elegante e sofisticata Alicanto è una lampada contemporanea solida e leggera, dal design innovativo che rappresenta una proposta capace di adattarsi ad arredi cutting edge senza scostarsi dalla filosofia FontanaArte, in equilibrio tra arte ed industria, sospesa tra chiarezza e durata.

«L’aspetto vagamente zoomorfo, il cavalletto delle gambe leggermente divaricate, il profilo dell’arco che pare quasi tracciare la traiettoria di un balzo, la sfera luminosa solo appoggiata alla struttura, l’asta di sostegno che si inclina in avanti quasi ad assimilare la luce ad un gesto di offerta, sono le suggestioni che hanno contribuito a definire il carattere di questa lampada dalla struttura tutta protesa, con gesto dinamico verso la luce», spiega il creatore di Alicanto e direttore artistico di FontanaArte, l’architetto Francesco Librizzi.

Alicanto, disponibile anche nella variante da parete, è declinabile nei colori nero/oro e bianco/oro, mentre il diffusore è in vetro soffiato e la struttura in acciaio verniciato.

fontanaarte.com

Lampade da terra: 7 idee arredo

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