Le caffettiere dei miei bisnonni: icone di design nel libro di Chiara Alessi
La suggestiva storia di due famiglie simbolo del design Made in Italy, Bialetti e Alessi, ripercorsa attraverso le icone più significative create dai brand ed entrate nelle case degli italiani: Le caffettiere dei miei bisnonni, il libro scritto da Chiara Alessi ed edito da Utet Libri.
La fine delle icone nel design italiano è l’emblematico sottotitolo scelto dall’autrice, che, partendo dall’evocazione di una memoria intima, privata, ripercorre le storie di due aziende determinanti nell’evoluzione storica del design e delle sue icone, dando vita a un libro imprescindibile per chi lavora nel settore e desidera comprenderne autenticamente la portata culturale, sociale ed economica, oltre che l’evoluzione dello stretto rapporto tra industria e creatività.
Chiara Alessi, infatti, è cresciuta circondata da oggetti di design, a pochi passi dalle fabbriche dei suoi bisnonni: Alfonso Bialetti, inventore della moka, e Giovanni Alessi Anghini, fondatore dell’omonima centenaria azienda di casalinghi.
Amici, concorrenti e consuoceri, Bialetti e Alessi possono essere considerati i nonni delle icone, e forse, in un certo senso, anche i padri nobili di un’importante fetta della produzione di cultura materiale. Dopo di loro molti designer hanno contribuito alla storia del disegno industriale creando oggetti di culto: la Fiat 500 disegnata da Giacosa, la lampada Falkland di Munari, la libreria Carlton di Sottsass, lo spremiagrumi di Starck e altri pezzi storici.
Ripercorrendo la storia del design, l’autrice, tra le pagine de Le caffettiere dei miei bisnonni, impreziosite dalle suggestive illustrazioni di Yoshiko Kubota, si interroga sulla fine delle icone del design contemporaneo, perché gli oggetti, al giorno d’oggi, rispondono a funzioni diverse.
Infatti, se è facile rintracciare pezzi iconici nei cataloghi del passato, è sempre più complesso individuarne tra la produzione odierna. Ma, secondo la Alessi, non siamo noi a non essere più in grado di progettare icone di design, semmai il nodo cruciale risiede nei cambiamenti endemici della contemporaneità: il cambio di paradigma che ci troviamo a vivere impone la ricerca di nuovi strumenti di lettura, più adeguati, capaci non solo di fornirci una nuova prospettiva sulla realtà ma, soprattutto, di aiutarci a comprenderla.
Ecco allora che l’interrogativo si trasforma: se oggi non ci sono più icone di design, oggetti senza tempo, dal fascino intramontabile e dalle funzioni non replicabili perché uniche al momento della loro ideazione, allora come individuare il valore intrinseco di una creazione di design contemporanea? Semplicemente superando il paradigma delle icone, riconoscendo nella produzione attuale un inedito concetto di grandeur, al di fuori degli schemi statici della storia e inserita all’interno della frammentarietà, percettiva, temporale e valoriale, contemporanea.
L’autrice
Chiara Alessi (Verbania, 1981) è curatrice e saggista nell’ambito del design. Collabora con le principali riviste del settore e con alcuni quotidiani. Insegna al Politecnico di Milano. Ha pubblicato Dopo gli anni Zero. Il nuovo design italiano (Laterza, 2014) e Design senza designer, saggio e inchiesta sugli “altri” mestieri del design italiano (Laterza, 2016). È nel gruppo dei curatori dell’XI edizione del Triennale Design Museum di Milano, dedicato alla storia del design italiano. Vive e lavora a Milano.
Illustrazioni: Yoshiko Kubota