Le magie di GioveLab: l’officina della porcellana

Le magie di GioveLab: l’officina della porcellana

Nei boschi del Trentino Alto Adige c’è un piccolo laboratorio in cui coabitano creatività, gusto e convivialità. Qui nasce GioveLab, un brand giovane e frizzante, frutto della mente creativa di Giorgia Brunelli che ha messo a punto una linea di porcellane e gres originali e raffinate. L’obiettivo è creare piccoli oggetti per la tavola imperfetti e poetici, utili e allegri, ispirandosi al concetto giapponese del Wabisabi, la dolce irregolarità della forma.

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La particolarità di queste deliziose creazioni sta nell’effetto pizzo e merletto impresso su piatti e tazze: «I tessuti e i pizzi che uso per imprimere nella porcellana sono tantissimi e mi permettono di raggiungere risultati sempre diversi. Posso usare un semplice cotone rigato per un effetto minimal, oppure un merletto intricato  per un piattino dessert più romantico. Poi il bianco stempera tutti gli eccessi e rasserena lo sguardo», racconta Giorgia Brunelli. «La collezione White Basic rappresenta l’idea estetica che sta dietro GioveLab, è una collezione composta da tanti pezzi unici, uno diverso dall’altro, abbinabili e intercambiabili, allegri, ma eleganti, semplici, ma romantici».

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Dietro alle creazioni, lavabili in lavastoviglie e destinate a durare per anni, c’è una cura maniacale della funzionalità e della loro ergonomicità: prima di proporle in collezione, Giorgia Brunelli ne realizza vari prototipi, usandoli più volte durante il giorno per capirne forza e debolezza, modificandone all’occorrenza le forme per raggiungere il giusto equilibrio tra bellezza e funzionalità.  

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«L’oggetto che più amo sono le tazze. Una tazza, due tazze sono la metafora della convivialità, dell’accoglienza, del tempo per sé, della dolcezza, della pace. E mi piacciono molto i piccoli piatti, dove servire un cioccolatino o un muffin accanto al caffè. Inoltre amo tantissimo i nuovi cucchiai in legno, che mi scaldano il cuore».

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La collezione Madera di cucchiai e taglieri fatti a mano con legno dei boschi trentini è frutto della collaborazione di Giorgia con il marito Paolo, artigiano poliedrico e molto creativo. L’idea di tramandare la fine arte della lavorazione della porcellana attraverso una serie di workshop realizzati insieme a Ellis Tommasi di Generi Misti è stata un’altra idea del brand, lanciata nel 2015. 

Vanessa Cappella

Le magie di GioveLab: l’officina della porcellana

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