Le uova di Pasqua nella tradizione del Caffè degli Specchi di Trieste

Trieste fu avamposto romano e si sviluppò fortemente in epoca medievale. Fortificata ad opera dei Veneziani e poi passata in mano agli Austriaci, è tornata ad essere “italiana” nel 1954. È stata crocevia di culture e idee, città commerciale per vocazione, grazie al suo porto che con i profondi fondali permetteva l’attracco di grandi navi sin “dentro” la città.

Sui resti delle fortificazioni – ancora oggi visibili nelle cantine di Castello Amarina, costruito dai Veneziani nel 1370, venne edificato nel 1832 Palazzo Stratti, che da allora ospita il Caffè degli Specchi. Benché inaugurato nel 1839, i lavori vennero completati solo nel 1846 a causa di difficoltà finanziarie che costrinsero Nicolò Stratti a cedere la proprietà dell’intero edificio alle Assicurazioni Generali – tuttora proprietarie – fondate a Trieste nel 1831 e sviluppatesi in breve tempo proprio grazie ai traffici marittimi.

Verso la fine del secondo conflitto mondiale, i locali del Caffè ebbero anche destinazioni d´uso ben diverse: alloggiamento truppe, magazzini, addirittura stalle; nel 1945, al termine della Guerra, il Locale fu requisito dalle truppe angloamericane e la Royal Navy britannica ne fece il proprio quartier generale. Fino al 1953, ossia in concomitanza con l’annessione di Trieste all’Italia, i triestini potevano frequentarlo solo se accompagnati da militari Britannici: fu quello l’anno in cui il Caffè degli Specchi riprese la sua veste pubblica. Da allora il Caffè ha subìto diversi cambi di gestione e alterne fortune, ma, la sua magnifica posizione – ricordiamo che occupa in estensione oltre metà della Piazza Unità, la più grande piazza d’Europa affacciata sul mare – ha permesso a questo storico locale di diventare una delle mete obbligatorie per i cultori del caffè e per i numerosi turisti che, ogni giorno, visitano la città.

Proprietaria del Caffè degli Specchi è oggi la famiglia Faggiotto, la quale ha fatto tornare ai vecchi fasti lo storico locale, frequentato non solo da turisti provenienti da tutto il mondo, ma anche dagli stessi triestini. Oltre alla posizione unica, all’ottimo caffè – Trieste è certamente la capitale italiana del caffè – e alla bellezza delle sale in cui è da sempre ospitato, il Caffè degli Specchi sorprende per la produzione di magnifiche sculture fatte di cioccolato e, in questi giorni, di uova pasquali davvero uniche e particolari.

La passione di Giuseppe Faggiotto per il cioccolato nasce nel 1974. Un entusiasmo crescente che lo ha portato alla ricerca e alla scoperta dei migliori cioccolati e ad apprendere i segreti dei grandi Maitres Chocolatières. Il cioccolato Peratoner è la sintesi di una attentissima selezione delle materie prime, di una lavorazione artigianale, di una fantasia senza limiti. Tavolette, praline, sculture e… uova!

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C’è quella classica, avvolta quest’anno in un elegantissimo panno bianco chiuso da un collier di rose, sempre bianche, il cui cioccolato è attentamente selezionato e dosato nella giusta quantità per offrire al palato quella sensazione di dolcezza, senza però risultare mai stucchevole. Nelle vetrine e sul lunghissimo banco in legno del Caffè si susseguono spettacolari creazioni ovali, da quella a forma di sottomarino al telefono d’epoca, dai boccioli di rosa pronti a schiudersi alla rosa fiorita, il cui stelo abbraccia un bellissimo uovo di finissimo cioccolato bianco.

3Ci lasciamo contagiare da un sorriso quando vediamo la divertentissima rivisitazione dell’uovo sotto forma di formaggio groviera tutto giallo e con tanto di topolini bianchi, perfetto per essere donato a bambini di tutte le età.

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Oppure di fronte al pulcino che, rompendo l’uovo, mostra un cartello – tutto rigorosamente in cioccolato – con un messaggio augurale. Lo stesso augurio che gli amici del Caffè degli Specchi e tutti noi della redazione di Cucine d’Italia vi facciamo: Buona Pasqua 2015!

chiusura

Arch. Paolo Ferrari

 

 

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