Un’esperienza coinvolgente nell’esclusivo quartiere Palermo Chico di Buenos Aires: il ristorante, la libreria, il fiorista e la profumeria coniugano cultura e raffinatezza al centro del percorso proposto agli ospiti di Casa Cavia.
Il concept store si spoglia della patina commerciale che ha vissuto quasi ovunque negli ultimi anni e si riveste di eleganza e raffinatezza.
Nasce così Casa Cavia, palazzina disegnata nel 1927 da Alejandro Christophersen, icona dell’architettura eclettica argentina, e oggi completamente rinnovata da Stephania Kallos e Abigail Turin, dello studio di architettura inglese KallosTurin.
Il progetto, voluto dalla direttrice creativa Guadalupe García Mosqueda, ha restituito alla città di Buenos Aires un centro culturale di altissimo livello in cui si fondono istanze e saperi provenienti da tutte le arti: dalla cucina alla letteratura, dal giardinaggio alla profumeria.
Casa Cavia sorge a Palermo Chico, elegante quartiere residenziale disegnato dal paesaggista francese Carlos Thays nel 1912. Il quartiere, paragonabile per la sua esclusività all’Upper East Side di Manhattan, New York, ospita, tra gli altri, la Basilica Nuestra Señora del Pilar e numerose ambasciate, musei e centri culturali come la Biblioteca Nazionale.
L’attento lavoro di ristrutturazione di Casa Cavia è stato improntato al mantenimento dell’essenza della storica residenza, conservando i dettagli e le proporzioni originali delle stanze, ai quali sono stati aggiunti moderni elementi di design. Gli ambienti sono stati arredati ispirandosi ai numerosi café che animavano Buenos Aires negli Anni Venti e Trenta: tra i materiali utilizzati figurano pregiati marmi bianchi e verdi, ottone, antichi specchi e pelle.
Come ogni casa, anche Casa Cavia ha il suo cuore pulsante, il ristorante. Una cucina semplice ma sapiente nasce ogni giorno dall’estro e dalla maestria di Pablo Massey, uno dei migliori talenti della tradizione gourmet argentina: prodotti freschi e di stagione si combinano tra loro per tradursi in piatti da assaporare come se fossero delle opere d’arte, accompagnati dai cocktail di Ines de los Santos e dalla sofisticata pâtisserie di Próspero Velazco. Che sia con un macaron o con un pain au chocolat, il pasticcere uruguaiano si offre di riportare i suoi ospiti ai dorati Anni Venti, quando le ladies di Buones Aires sorseggiavano the e gustavano pasticcini ammirando il panorama di Plaza Alemania.
Il primo piano di Casa Cavia ospita una casa editrice, la Ampersand Publishing, fondata e diretta da Ana Mosqueda. Specializzata in pubblicazioni attente e curate sia da un punto di vista contenutistico che estetico, Ampersand nasce dalle influenze delle case editrici europee e americane di inizio Novecento e punta a espandere il piacere della carta stampata in tutta la residenza.
È con questo intento che nasce la libreria di Casa Cavia, un ambiente in cui il tempo sembra fermarsi mentre si sfoglia un libro sorseggiando un caffè. Cataloghi di arte, must della letteratura, libri per bambini e grandi classici provenienti dalla biblioteca personale di Ana Mosqueda sono a disposizione degli ospiti per essere letti in qualsiasi angolo della Casa, mentre un’apposita sezione è riservata alle pubblicazioni destinate alla vendita al pubblico. Ogni mese viene presentato El Hilo, una selezione di tre, quattro o cinque titoli, collegati tra loro per varie ragioni, con lo scopo di immergere l’ospite in un percorso di lettura a 360 gradi.
Silvana Grosso, costumista e art director, utilizza fiori e piante per unire il piacere della semplicità alla trascendenza dell’effimero. Casa Cavia si illumina ogni giorno con i colori delle sue composizioni, omaggi all’attraente complessità dell’austero, acquistabili all’interno della palazzina, nell’angolo dedicato a Flores Pasión.
A Casa Cavia c’è spazio anche per Fueguia 1833, profumeria fondata da Amalia Amoedo e Julian Bedel che, con le sue fragranze, evoca lo spirito impetuoso di esploratori, naturalisti e intellettuali, e guida i sensi degli ospiti verso l’esotica complessità del continente sudamericano. Per Bedel tutto può essere tradotto in un profumo: dalla sconfinata biblioteca di Borges all’immensa cordigliera delle Ande.
Entrare a Casa Cavia significa avventurarsi in un viaggio nel tempo e nello spazio. L’età dell’oro di inizio Novecento torna a splendere coniugandosi con istanze contemporanee. Eleganza e cultura pervadono ogni ambiente: anche un pranzo può diventare un intimo momento di riflessione se la tavola è allestita sotto un soffitto di libri sospesi.
La padrona di casa Guadalupe Garcia Mosqueda ha saputo realizzare un concept store che non tradisce le aspettative: un percorso di scoperta suggestivo attraverso alta cucina, fragranze, colori e cultura, sapientemente orchestrato dalle nuove eccellenze argentine.
Casa Cavia: Cavia 2985, Palermo Chico, Argentina.
Sara Stopponi
Photo credits: Casa Cavia