L’inclusione come strumento di crescita dell’hotellerie: il progetto ValueAble

L’inclusione come strumento di crescita dell’hotellerie: il progetto ValueAble

L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità intellettiva come strumento di crescita del settore dell’ospitalità: questo il focus del progetto ValueAble: Valore per l’hotellerie, presentato stamattina a Roma, nell’elegante cornice di Palazzo Wedekind.

ValueAble, presentato all’ONU il 21 marzo 2018 come best practice mondiale in occasione del tredicesimo anniversario del Giorno mondiale della sindrome di Down, vede come capofila l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), il cofinanziamento dell’Unione Europea e 11 partner provenienti da Italia, Germania, Portogallo, Spagna, Ungheria e Turchia.

Progetto ValueAble Hotellerie

Mission principale è quella di creare una rete mondiale di alberghi e ristoranti intellectual disability-friendly in grado di offrire tirocini e posti di lavoro a persone con disabilità intellettiva, con oltre 100 imprese già aderenti al network.

Dalla selezione al recruiting, dai colloqui alla valutazione, dall’ingaggio fino all’inserimento vero e proprio in azienda, il progetto ValueAble fornisce un supporto completo durante tutte le fasi del processo e, chi sceglie di aderire al progetto, può contare in qualsiasi momento sull’aiuto di un team specializzato nel campo della disabilità, oltre a prevedere manuali di procedure, un’app a supporto dei lavoratori, tutorial online dedicati ai colleghi che lavoreranno con le nuove risorse e corsi di formazione per gli hospitality manager, a disposizione di tutto il personale.

Progetto ValueAble Hotellerie

Un progetto pensato dunque per fornire alle aziende un supporto a tuttotondo, che segue altre importanti iniziative di inserimento lavorativo tra cui l’esperienza di Hotel 6 stelle, la docu-fiction girata presso il Meliá Roma Aurelia Antica, ma anche le esperienze dirette di molte imprese intervenute nel corso della mattinata a fornire la propria positiva esperienza, quali Elizabeth Unique Hotel Rome, Melia Hotels International, Albergo Etico e Romeo Chef & Baker.

ValueAble, inoltre, rappresenta un marchio caratterizzato da tre differenti gradi di impegno da parte delle imprese aderenti: il bronzo certifica specifiche condizioni e azioni mirate alla non discriminazione e all’inclusione, oltre alla predisposizione di tirocini; l’argento richiede un ulteriore impegno da parte dell’impresa, ovvero l’assunzione di almeno un lavoratore con disabilità intellettiva; l’oro, conferito a gli imprenditori che, oltre ad essere conformi ai requisiti del livello argento, avranno svolto il ruolo di ambasciatori del marchio.

Progetto ValueAble Hotellerie

«L’immagine sociale delle persone con sindrome di Down – spiega Paolo Grillo, Presidente AIPD – sta cambiando anche grazie a questo progetto e le imprese si stanno accorgendo che questi ragazzi possono essere lavoratori in grado di portare un contributo produttivo ed umano alle loro aziende».

«A seguito dell’esperienza Hotel 6 Stelle è nata l’idea di partecipare al progetto ValueAble – dichiara Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – per condividere sempre di più tra gli operatori del settore la consapevolezza che scegliere l’inclusione non solo è possibile, ma restituisce valore alle persone ed all’impresa. Una realtà dove si vive bene, dove i valori sono positivi e attenti alla persona e alla collettività, è anche un luogo dove il turismo può crescere e svilupparsi facilmente. Per questo nel nostro settore, forse prima di altri, l’attenzione alla sostenibilità intesa nella sua accezione più ampia che include anche la sostenibilità sociale dell’impresa, sta crescendo rapidamente. In questo quadro, il marchio ValueAble punta proprio a valorizzare i comportamenti delle aziende rendendo riconoscibile la loro scelta di impegno e di apertura ad un modello di inclusione più vicino alla sensibilità della società contemporanea».

L’inclusione come strumento di crescita dell’hotellerie: il progetto ValueAble

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