Lo spremiagrumi: da ferro del mestiere a simbolo del Design.

Un’unica funzione per diverse declinazioni.
Per sua natura lo spremiagrumi è “relegato” ad un’esistenza da ferro del mestiere, un oggetto fatto per stare nei cassetti delle cucine. Esistono spremiagrumi che rielaborano oggetti tradizionali apportando piccole modifiche per migliorarne l’efficacia. È il caso di Catcher™, al quale viene aggiunta una piccola coppa che permette di filtrare il succo senza far passare semi e polpa. Altri invece ne rielaborano completamente sia forma che materiale, come Citrus, una buccia in silicone che permette di spremere i limoni senza sporcarsi le mani. Citrange invece rielabora la tipologia di impugnatura che permette da un lato di afferrarlo e dall’altra di far filtrare il liquido attraverso la parte centrale.

Catcher™, www.josephjoseph.com; Citrus, www.designtrip.it; Citrange, www.quentindecoster.com

Ci sono poi casi in cui lo spremiagrumi acquisisce una nuova dignità, uscendo dalla cucina e prendendo spazio sulla tavola. È l’esempio di Oma, uno spremiagrumi in ceramica, che riprende le forme di una semplice ciotola dal cui fondo si erige un elemento cuneo e sul cui lato un foro lascia passare i liquidi ma non semi e polpa. Formalmente nulla di stupefacente, ma la sua semplicità gli conferisce una certa familiarità. È forse proprio per questo motivo che si è guadagnato un posto sulle nostre tavole.
Juicy Salif di Philippe Starck è un oggetto emblematico, quasi alieno, molto più spesso utilizzato come soprammobile che come spremiagrumi, è infatti lo stesso designer ad affermare che “non è fatto per spremere i limoni; è fatto per avviare conversazioni”. Dovrebbe inoltre far riflettere la scelta di Alessi di produrne una serie limitata placcata d’oro, la cui confezione comunica che “la lamina dorata potrebbe danneggiarsi qualora venga in contatto con qualsiasi sostanza acida”. È certamente un oggetto di grande fascino e carica innovativa in grado di trasformare un atto abitudinario in un’esperienza particolare.
Forma e funzione vanno però in direzioni opposte; diventa più un oggetto di desiderio che un oggetto studiato per una specifica funzione da assolvere.

 

Venus, www.les-designers.fr.

Esiste poi quella categoria di spremiagrumi che trae ispirazione da categorie come quelle dell’architettura e della scultura.

St peter squeezer è un gioco di fuori scala che trasforma il luogo-simbolo della Cristianità, ossia Piazza San Pietro, in uno spremiagrumi. L’idea sembra nascere sia per assonanza formale tra la cupola e l’elemento conico dello spremiagrumi, sia per simboleggiare la “spremitura della Chiesa attraverso l’8xmille”. Venus invece prende ispirazione dalla famosa statua della Venere di Milo: qui i seni diventano elemento di spremitura, danno nutrimento. Insomma, nessuno spazio all’immaginazione!

 

Andrea Calubini

 

Photo credits: immagine in evidenza collage realizzato con immagini di St. Peter squeezer (www.giulioiacchetti.it), Juicy Salif (www.alessi.it),  Oma (shop.tonfisk-design.fi)

 

Lo spremiagrumi: da ferro del mestiere a simbolo del Design.

Cucine d'Italia consiglia