Sabato 22 febbraio, il Castello di San Martino – “Villa Tolomeo Gallio” di Priverno ha ospitato il convegno dedicato all’“Olio delle Colline”, Paesaggi dell’extravergine e buona pratica agricola dei Monti Lepini, Ausoni e Aurunci.
Giunto alla nona edizione, il concorso ha rappresentato e continua a rappresentare un momento fondamentale nell’iter di valorizzazione dell’olio extravergine di oliva nella provincia di Latina. A confermarlo non sono solo le istituzioni intervenute – che hanno sostenuto e permesso l’effettiva realizzazione dell’evento – ma anche i numerosi presenti. In un’annata difficile – quale lo è stata la stagione appena trascorsa – è significativo abbiano preso parte oltre 200 produttori, convinti di poter riuscire ad affermare l’importanza della cultivar locale (itrana) nell’ambito del patrimonio olivicolo nazionale.
Infatti, come sottolineato dal Sindaco di Priverno, Angelo Delogu, le eccellenze enogastronomiche dell’intera area costituiscono al presente la leva su cui insistere per organizzare un sistema a rete, capace di coinvolgere e convogliare le potenzialità locali in un percorso di sviluppo integrato, innestando così un circolo virtuoso.
Differenti e complesse le tematiche affrontate dal Presidente del Capol, Luigi Centauri e dell’Aspol, Giovanni D’Achille, enti cui si deve la paternità della importante rassegna. Temi che se da un lato fanno emergere la burocrazia con la quale le aziende devono quotidianamente confrontarsi, dall’altro, invece, convergono attorno alla necessità di rafforzare e divulgare il profondo binomio olivo-identità territoriale, ritenuto indispensabile ai fini della ripresa economica della pianura pontina.
Gli spunti di riflessione sollevati nel corso degli interventi – tutti altamente qualificati – forniscono una nuova chiave di lettura del mondo dell’extravergine, uno status quo dell’attuale situazione nazionale e comunitaria, segnata da un corpus legislativo che ancora stenta nell’accordare all’olio la tutela necessaria in un panorama in cui frodi alimentari e contraffazioni rappresentano una minaccia per l’economia italiana e per i consumatori. Ciò, nonostante l’olio venga riconosciuto un caposaldo della dieta mediterranea e valido alleato nella prevenzione di alcune forme tumorali (come illustrato dal dottor Rossi, presente a rappresentare la LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, sezione di Latina), nonché simbolo del territoir, del quale costituisce la massima espressione storico-culturale-paesaggistica.
Manuela Mancino