Fagioli, lenticchie e ceci: dalle nostre tavole a star internazionali. Questi gustosi legumi sono infatti tra i protagonisti indiscussi del 2016, ufficialmente proclamato Anno Internazionale dei Legumi (International Year of Pulses) dalle Nazioni Unite durante la 68esima Assemblea Generale.  L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sull’importanza strategica dei legumi sia a livello nutrizionale, sia come parte di un programma di sostenibilità produttiva volto a raggiungere alti livelli di sicurezza alimentare.

Nel corso del 2016, la FAO curerà infatti le collaborazioni con i governi, organizzazioni (governative e non) e altri interlocutori importanti per incoraggiare eventi e iniziative in tutto il mondo. Alcune sono già in programma e riguardano anche l’Italia: nel mese di marzo si terrà a Napoli la manifestazione Leguminosa, curata da Slow Food, volta a creare un legame più stretto tra consumatore, agricoltura, territorio e ambiente.

Sul sito dedicato all’Anno Internazionale dei Legumi 2016, vero e proprio punto di riferimento per tutti gli aggiornamenti sul tema, viene sottolineata l’importanza dei legumi come fonte vitale di proteine e aminoacidi di origine vegetale per la popolazione mondiale. Per tanto tempo considerate la “carne dei poveri”, le leguminose sono tra gli alimenti più presenti nella nostra tradizione culinaria: oltre ai già citati fagioli, lenticchie e ceci, ne fanno parte anche cicerchie, fave, piselli, lupini.

Il loro consumo regolare è strettamente connesso a una dieta sana, in grado di affrontare l’obesità, ma anche di prevenire e aiutare a gestire malattie croniche come diabete, problemi  delle coronarie e cancro.  Oltre ad essere una fonte importante di proteine anche per gli animali, le piante leguminose hanno anche la proprietà di fissare l’azoto, contribuendo così ad aumentare la fertilità del suolo, con un netto impatto positivo a livello ambientale.